Il calciatore polacco si è infortunato durante il match della sua Nazionale: rischia di non partecipare al match coi giallorossi
Una smorfia, il pallone calciato fuori per consentire il cambio e addio alla gara con la sua Nazionale (la diciassettesima, sarà un caso?). Il difensore polacco, protagonista fino a quel momento di una gara tutt’altro che impeccabile al cospetto di una Croazia scatenata, capace di andare a segno per ben tre volte nei primi 26′, ha abbandonato la contesa al 38′, sostituito da Piatkowski.
Le notizie provenienti dallo Stadio Nazionale di Varsavia, teatro del match tra i padroni di casa della Polonia e la compagine slava, parlano di un problema muscolare alla coscia destra. Il calciatore ha chiesto subito il cambio non appena ha sentito dolore. E poi si è accomodato in panchina, dove gli è stato applicato il ghiaccio.
Le sue condizioni ora verranno rivalutate al rientro in Italia. Il Verona – suo club di appartenenza – è pronto a prestare tutte le cure del caso, valutando il suo stato fisico in vista della ripresa del campionato dopo la sosta.
Dawidowicz ko: a rischio la gara del 3 novembre con la Roma
Il club scaligero attende con ansia di riaccogliere nel proprio centro sportivo Paweł Dawidowicz, uno dei giocatori più esperti della formazione allenata da Paolo Zanetti. Titolare in tutte le 5 partite di campionato in cui è stato a disposizione – è stato espulso al 21′ della partita contro il Torino, scontando poi due giornate di squalifica – il polacco potrebbe dover saltare altre gare per il problema fisico occorso in Nations League.
Alla ripresa delle operazioni i giallobù se la vedranno contro il Monza nel posticipo serale del lunedì, per poi incontrare l’Atalanta a Bergamo e il Lecce al ‘Via del Mare’.
Domenica 3 novembre alle 18 al ‘Bentegodi‘ arriverà proprio la Roma di Ivan Juric. Il croato riabbraccerà una delle piazze in cui ha lasciato i ricordi migliori da tecnico. Un match, quello contro la formazione giallorossa, che però Paweł Dawidowicz potrebbe saltare se venissero confermati i timori espressi a caldo dallo stesso giocatore. Uno che solitamente, quando c’è da stringere i denti, non si tira certo indietro. Eppure stavolta ha chiesto lui stesso il cambio. Nelle prossime ore sarà più chiaro il quadro clinico.