In scadenza di contratto a giugno 2025, Leandro Paredes non è più un titolare inamovibile della Roma e diverse squadre lo stanno seguendo
Con cinque presenze stagionali e appena due da titolare, Leandro Paredes non sta certamente vivendo il suo miglior momento nella Roma. Dopo aver saltato la prima giornata di Serie A perché squalificato, il centrocampista argentino nella sfida contro l’Empoli è balzato agli onori della cronaca per la palla inopinatamente persa prima di commettere il fallo da rigore che ha regalato il gol del raddoppio alla squadra toscana. Un avvio d’annata, dunque, totalmente agli antipodi rispetto all’ottimo girone di ritorno disputato lo scorso anno.
In scadenza di contratto il 30 giugno del 2025, il campione del Mondo la scorsa estate ha rispedito al mittente delle offerte molto ricche provenienti dall’Arabia, ma se dovesse continuare ad essere utilizzato con il contagocce, un addio anticipato nel corso del mercato di gennaio non sarebbe affatto da escludere. Come dichiarato in più di un’occasione dal diretto interessato, il sogno del 30enne ex PSG e Juventus è quello di chiudere la carriera al Boca Juniors, ma gli Xeneizes non sono l’unica possibilità, soprattutto durante la finestra invernale di calciomercato.
Calciomercato Roma, Paredes via a gennaio: il punto
Oltre che in Arabia, infatti, Paredes piace anche ad alcune squadre turche e del Qatar, ma non solo. Secondo quanto appreso da Asromalive.it, ci sono diverse franchigie della MLS, tra cui anche l’Inter Miami di Leo Messi e Gerardo Martino, che stanno monitorando la situazione. Ad oggi, non si può ovviamente parlare di offerte anche perché, come è noto, le regole del mercato statunitense sono totalmente diverse rispetto a quelle conosciute in Europa.
Una situazione in fieri, dunque, che assumerà connotati più concreti solamente nel prosieguo di una stagione nata male e che, se dovesse continuare su questi standard, potrebbe anche convincere il giocatore a prendere decisioni diverse rispetto a quelle prese la scorsa estate, quando optò per la permanenza nella Capitale a dispetto delle faraoniche proposte arabe.