Dybala, allarme senza fine. I continui problemi del campione argentino della Roma iniziano seriamente a preoccupare la società giallorossa.
La sosta per le nazionali permette riflessioni più ponderate, senza la frenesia del pallone che rotola e senza la maligna influenza del risultato finale.
Sette giornate di campionato di Serie A e due turni di Champions League possono essere più che bastevoli per tracciare i primi, sommari, bilanci. Il campo sta dando i suoi primi responsi anche se c’è tutto il tempo per vederli mutare. Alcuni ‘addetti ai lavori’ si sono già lanciati in commenti che sembrano sentenze inappellabili. Non è il caso di Angelo Di Livio, ex campione cresciuto nelle giovanili della Roma per poi trovare la fortuna indossando le maglie della Juventus e della Fiorentina. Non sentenze, ma giudizi che si basano su quanto fin qui la stagione calcistica ha proposto. Le sue parole sono state raccolte dai microfoni di TvPlay e sono parole ‘frizzanti, come lo era in campo ‘il soldatino’ romano.
Dybala, allarme senza fine: “Si fa male anche quando sale le scale”
Tra Serie A e Champions League, tra un pensiero sul Napoli capolista di Antonio Conte e sulla sua ex Juventus ora nelle mani di Thiago Motta, Angelo Di Livio non ha dimenticato il suo primo amore: la Roma.
L’inizio di stagione della formazione giallorossa, prima di Daniele De Rossi, poi di Ivan Juric, non è stato dei più semplici. E quando le cose già non vanno bene ci si mettono anche cause ‘esterne’ a complicare maledettamente la situazione. Alcune decisioni arbitrali hanno indubbiamente danneggiato la compagine giallorossa. L’ultimo episodio accaduto a Monza ancora non è stato ‘digerito’ a Trigoria. Su tale argomento Angelo Di Livio ha voluto dire la sua. “Il rigore non dato alla Roma contro il Monza come si fa a non darlo? Dicono che il difensore non guardava Baldanzi, ma proprio per quello va dato! Non sei un difensore se non guardi l’avversario”. E sempre pensando alla Roma l’esterno ex Juve ha rivolto poi un pensiero ‘accorato’ per Paulo Dybala: “Dybala non è un giocatore finito, ma ha un problema perché sta sempre male. Se fossi in lui, cercherei di capire il motivo di tutti questi problemi muscolari. Diventa un problema anche per l’allenatore, che prepara le partite con il giocatore tra gli undici. Dybala si fa male anche quando sale le scale“.
Arbitri e Dybala, entrambi rappresentano argomenti ‘scottanti’ in casa Roma e Di Livio gli ha affrontati da par suo. Con schiettezza e competenza. Anche per questo le sue parole fanno male.