Le prime uscite stagionali della Roma targata Juric stanno lanciando indizi importanti su quelle che potrebbero essere le prossime mosse di mercato dei giallorossi
Pur dominando in lungo e in largo la gara contro il Monza, la Roma è uscita dall’U Power Stadium con un solo punto in cascina. L’errore grossolano di arbitro e VAR in occasione del fallo netto da rigore su Baldanzi – contro cui ha preso posizione anche Ghisolfi – si è rivelato decisivo ai fini del risultato. Partendo dalla sfida contro la compagine di Nesta ma allargando il nostro punto di vista, però, è possibile fare una disamina molto più completa dei punti di forza e di debolezza di una squadra che potrebbe necessitare di rinforzi importanti a stretto giro di posta.
Assodato che il passaggio alla difesa a tre sia una dei diktat di Ivan Juric, il tecnico giallorosso ha avuto risposte dissonanti dal reparto difensivo. Se Mancini e Ndicka assicurano una certa costanza di rendimento, lo stesso non si può dire di Hermoso. Anche Angelino, impiegato nuovamente nella posizione di braccetto di sinistra, non sembra aver ancora preso confidenza al 100% con l’arretramento del suo raggio d’azione: di fatto l’esterno mancino è stato uno dei peggiori in campo della sfida dell’U Power Stadium. Se a ciò si aggiungono le prestazioni tutt’altro che eccellenti di Mario Hermoso e il mancato impiego di Mats Hummels, lo scenario non appare dei più floridi.
Come sempre avviene in questo genere di situazioni, la Roma monitorerà con attenzione i prossimi mesi per capire se ci saranno i presupposti per nuovi colpi di scena per il reparto arretrato. Allo stato attuale della situazione, però, soltanto un autentico ribaltone potrebbe mettere Ghisolfi nelle condizioni di acquistare un nuovo centrale nella prossima finestra di calciomercato.
Il discorso, invece, cambia se si sposta l’asse della riflessione in ottica estiva. La percezione che il reparto attuale possa subire delle modifiche è molto più di una semplice ipotesi. Riflessione corroborata anche da un discorso contrattuale. Hummels, ad esempio, si è legato alla Roma da un contratto in scadenza nel 2025. Qualora il centrale tedesco dovesse continuare a trovare difficoltà in termini di minutaggio, la sua conferma in giallorosso sarebbe praticamente utopistica. I profili attenzionati dalla Roma nei mesi scorsi, del resto, possono rappresentare una traccia importante per capire su quale tipologia di calciatori potrebbe virare l’area tecnica capitolina. Sia Danso che Badé sono infatti calciatori che abbinano forza fisica ad abilità nel palleggio e spiccato senso della posizione. Profili giovani, ‘europei’ ma con una buona esperienza alle spalle: tre dettagli tutt’altro che trascurabili che potrebbero orientare le prossime mosse della Roma in un senso o nell’altro.
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