Squalifica UFFICIALE per cinque giornate. Mazzata terrificante per un giocatore, e per la sua società, causa di un episodio avvenuto a luglio scorso.
Decisioni sbagliate, decisioni che non vengono prese. Il giorno dopo una giornata di campionato commenti sulle decisioni arbitrali superano di gran lunga quelli tecnici.
Nel calcio, però, le decisioni, e le sentenze, si susseguono un po’ ovunque. Da parte del Tas è arrivata l’ufficialità della riduzione della squalifica di Paul Pogba, da quattro anni a diciotto mesi. Ma non c’è tempo per registrane una che ne arriva un’altra di tutt’altro tenore ma, a suo modo, comunque importante. E’ arrivata un’altra sentenza riferito ad un episodio che, a differenza di quanto accaduto al centrocampista della Juventus, ha una tempistica assai più recente. Infatti ‘il fatto’ incriminato risale al luglio scorso. Protagonista, in negativo, il difensore del Como, Marco Curto.
Squalifica UFFICIALE per cinque giornate: batosta per Marco Curto
Come descritto da gazzetta.it, l’episodio risale al luglio scorso quando Marco Curto, nel corso di una amichevole del Como a Marbella, in Spagna, dopo un violento scontro di gioco, avrebbe definito l’avversario sudcoreano: “Jackie Chan” (Jackie Chan, pseudonimo di Chan Kong-Sang, è un attore, artista marziale, stuntman hongkonghese, ndr).
Per l’episodio in questione è arrivata la sentenza della FIFA. Il 25enne Marco Curto di proprietà del Como ma ora in prestito al Cesena è stato squalificato per “comportamento discriminatorio” nei confronti dell’attaccante sudcoreano dei Wolverhampton Hwang Hee-chan“. La squalifica di 10 giornate è stata poi ridotta a cinque. Una squalifica che mette in seria difficoltà il Cesena, società in cui milita attualmente Marco Curto, che dovrà forzatamente rinunciare ad un suo giocatore per un episodio avvenuto quando Curto indossava un’altra maglia. La società inglese del Wolverhampton, dal canto suo, ha espresso la sua piena soddisfazione per la squalifica inflitta Marco Curto.