Quello che sembrava essere un problema risolto almeno numericamente si sta trasformando in un incubo per la Roma: i fatti smentiscono Ghisolfi
La rosa giallorossa ha una grandissima lacuna che non è stata risolta durante l’ultimo mercato estivo. C’era un’urgente necessità di intervenire ma molti dei soldi spesi non hanno fruttato. Adesso Juric è in difficoltà.
Il problema degli esterni in casa Roma è ancora ben presente nonostante le dichiarazioni di facciata rilasciate da Ghisolfi. Il ds dei giallorossi, durante il suo incontro con la stampa della scorsa settimana, aveva enumerato tutta una serie di profili che potevano ricoprire il ruolo di giocatori di fascia. Il dirigente francese ha parlato di sette interpreti, un’abbondanza che presa nominalmente potrebbe sembrare addirittura eccessiva.
Dei nomi indicati da Ghisolfi ieri a Monza c’era anche Zalewski, reintegrato in rosa dopo i problemi contrattuali e di mercato, nonostante la sua questione sembra non essere ancora risolta. Il laterale polacco ha preso il posto di El Shaarawy, costretto ad alzare bandiera bianca dopo appena 20′ per un problema muscolare al polpaccio. Nonostante avesse a disposizione praticamente tutta la rosa in quel settore (eccezion fatta per Saelemaekers), Juric si è ritrovato a dover mettere Tommaso Baldanzi largo a destra nell’assalto finale. Un ennesimo adattato per andare a colmare un gap che nemmeno il mercato estivo è riuscito a risolvere.
La Roma non ha esterni: dei 7 profili citati da Ghisolfi nessuno sembra essere adatto al modulo di Juric
Andando a vedere nello specifico a sinistra per il 3-4-2-1 di Juric ci sono quattro giocatori utilizzabili sulla carta: El Shaarawy, Angelino, Dahl e Zalewski, a cui aggiungere con il nuovo anno anche il rientrante Saelemaekers. A destra ci sono tre scelte: Celik, Saud Abdulhamid e Sangaré. Il problema è che di tutti questi nomi forse nessuno è un esterno puro da difesa a 3. Tutti sono adattati, visto che in carriera hanno ricoperto o un ruolo più offensivo o più difensivo.
Angelino e Celik sono da difesa a 4, sulla carta anche Abdulhamid (giocava così nell’Al-Hilal e nella nazionale saudita con Mancini), mentre Zalewski ed El Shaarawy nascono come ali. Sangaré è ancora un bambino, mentre Dahl non si è capito ancora se possa rientrare nelle scelte della prima squadra. Non è stato inserito in lista europea e in campionato non ha mai messo piede in campo.
A gennaio c’è urgente bisogno di comprare almeno un terzino di spinta a destra, che sappia coprire tutta la fascia e possa essere il titolare, sperando magari sul lato opposto di riavere anche un Saelemaekers in buona condizione. Tutto questo, se come detto da Ghisolfi, il progetto è ancora quello di puntare sulla difesa a 3.