Non si fermano le polemiche dopo il mancato rigore su Baldanzi in Monza-Roma: “Seghe mentali, non riesco a capirlo”.
Diversi i pareri e i commenti emersi nel corso delle ultime ore rispetto alla tanto discussa scelta del VAR e dell’arbitro La Penna di non assegnare calcio di rigore alla Roma. Anche Graziano Cesari, ex arbitro, ora opinionista arbitrale a Mediaset, ha presentato la propria visione. A seguire alcuni degli estratti più importanti delle dichiarazioni rilasciate a Radio Romanista, in occasione della trasmissione Secondo Tempo.
“È una follia, regolamento alla mano. Un pestone è un pestone, punto. Non esiste una distinzione tra pestoni più o meno gravi. Quando calpesti il piede di un avversario, è fallo, e su questo non ci sono dubbi. Gli arbitri, invece, si fanno troppe seghe mentali. Come si fa a non fischiare un rigore del genere? L’arbitro era vicinissimo a Baldanzi, l’ha visto sicuramente”.
“Non solo gli viene pestato il piede, ma viene colpito anche con la gamba. Non gli ha permesso di prendere posizione. Era rigore. Bastava fischiarlo e sarebbe finito tutto lì. La gente si concentra sul pestone, ma c’è di più. Il giocatore del Monza arriva in corsa e quasi lo prende a calci con la gamba sinistra.”
Step on foot e mancato intervento del VAR: “Non riesco proprio a capire”
“Sei un difensore, stai cercando di proteggere la tua porta, il pallone è lì a pochi metri e probabilmente finirà tra i piedi di un giocatore della Roma. In quel frangente vengono commessi due falli evidenti. È questione di buon senso fischiare. Mi chiedo come sia possibile che dal campo non si sia fischiato quel rigore”.
“Molti, anzi, si sono tirati un sospiro di sollievo quando non è stato assegnato. Solo La Penna non l’ha visto, ed è un problema. Abbiamo detto che non importa più la territorialità dell’arbitro, ma siamo davvero così capaci di dimenticare ciò che abbiamo davanti agli occhi?”.
“Perché il Var non è intervenuto? Bella domanda. Non si trattava neanche di un Var inesperto, era Aureliano, uno che ha diretto una miriade di partite tra Serie A e Serie B. Non ha più nulla da dimostrare nella sua carriera, deve solo finirla bene. Che problema c’era nell’intervenire? Nessuno. È lì per aiutare l’arbitro, dargli una mano. Era così evidente che non avrebbe dovuto lasciare La Penna solo in mezzo ai giocatori”.
“Non riesco proprio a capire cosa sia successo. Ci sono arbitri esperti e altri meno, ma ci ritroviamo sempre a parlare di situazioni in cui Var e arbitro non collaborano al meglio. Forse mi sbaglio, è una mia opinione, ma credo che il problema sia la qualità umana. Collina ha fatto la storia, Rocchi ha fatto un ottimo lavoro, Orsato altrettanto. Ci sono esempi positivi. Perché emulare sempre ciò che non funziona?”.