In merito all’attuale condizione della Roma di Ivan Juric, Daniele Adani ha compiuto un ragionamento relativo alle differenze tra DDR e il tecnico croato, oltre ad aver avanzato delle considerazioni sulla gestione compiuta dalla società
L’attuale stato di salute della Roma di Ivan Juric appare un tema complicato da sviscerare e definire, tra chi si trova in sintonia con le dichiarazioni del tecnico croato – il quale afferma che non vi siano emergenze in atto e che, semmai, vi siano in atto degli evidenti miglioramenti – e chi (ovvero la maggioranza della tifoseria e degli appassionati di calcio italiano), al contrario, ha intravisto una serie di segnali di allarme anche nella gestione Juric (le partite con Venezia e Elfsborg ne sono un emblema).
Tra i detrattori – o per meglio dire scettici – dell’era Juric vi è anche il noto opinionista sportivo Lele Adani, il quale ha compiuto una severa autopsia dell’AS Roma, andando a ripercorrere le ultime settimane per individuare le differenze tra l’operato di Daniele De Rossi e quello di Ivan Juric.
Le parole di Adani
Il ragionamento di Adani, come accade spesso, appare perentorio e privo di tentennamenti. Per l’ex difensore dell’Inter, difatti, la vittoria con il Venezia e la debacle con l’Elfsborg portano il medesimo marchio, ovvero quello di una squadra ben lontana dalla salute tecnico-tattica necessaria a svolgere una stagione di livello: “La sconfitta di Daniele De Rossi contro l’Empoli è stata migliore della vittoria di Juric contro il Venezia… Poi c’è la sconfitta con l’Elfsborg, che avviene contro una formazione, il cui valore equivale a quella del Cesena”.
Adani prosegue: “Puoi cambiare tanto, ma è tutto secondario perché c’è molta confusione. Adesso ciò che ci portiamo a casa è che la Roma, che ad inizio agosto sembrava poter competere con le migliori del campionato, a settembre ha già buttato tutto nel cesso”. Adani si eprime anche sulla gestione dell’era DDR: “L’allenatore è il leader dello spogliatoio e la società ha fatto dei disastri nel sostenere il progetto di De Rossi, che è stato sconfessato“.