Ecco le parole di Ivan Juric alla vigilia della delicata sfida con il Monza di Alessandro Nesta. Svariati i temi toccati nel corso della conferenza stampa
In seguito alla clamorosa sconfitta rimediata in Svezia contro l’Elsfsborg, la panchina di Ivan Juric inizia a scottare e, il match contro gli uomini di Alessandro Nesta, potrebbe realmente significare qualcosa in più rispetto ad una semplice occasione per portarsi a casa tre punti. La presidenza Friedkin ha già dimostrato di non avere particolari doti in quanto a pazienza e, nel caso di una sconfitta, la posizione del tecnico croato potrebbe realmente complicarsi.
Entrando nel merito delle questioni puramente tecnico-tattiche, i temi da sviscerare nel corso della conferenza stampa sono svariati e vanno dall’impiego di Enzo Le Fée – elegante centrocampista sinora impiegato poco o nulla a causa del fastidioso infortunio rimediato – alla delicata situazione di Matias Soulé, le cui indubbie qualità stanno ancora faticando ad esprimersi sul rettangolo verde.
Le parole di Juric
Si inizia immediatamente dalla questione infortuni, con particolare attenzione a Paulo Dybala, Mats Hummels e Enzo Le Fée: “Hummels sta meglio e vedremo nel prossimo allenamento se sarà pronto. Stesso discorso per Dybala. Le Fée si è allenato con noi e sta bene“.
Si passa poi alle considerazioni sul Monza: “Il Monza gioca bene, ha raccolto meno di quello che avrebbe meritato, c’è ancora l’eredità di Palladino. Contro l’Inter mi hanno fatto una grande impressione e li ho visti dal vivo“.
Sulla debacle europea il tecnico croato non ha dubbi: “Resto dell’idea che in termini di intensità e gioco abbiamo fatto una grande partita. Ci sono da migliorare altre cose, non quella, il dato fisico è stati ottimale, la squadra è in crescita. Alcuni problemi li ho visti con il Venezia nel primo tempo“.
Si parla anche delle priorità tra campionato e Europa League: “Abbiamo grossi margini di miglioramento come squadra, mi è piaciuta la gara in Europa, anche se abbiamo perso. L’obiettivo principale è andare avanti, dobbiamo crescere tutti per competere con gli altri, in campionato ci stiamo avvicinando. Per competere su due fronti dobbiamo usare più giocatori possibili, in questo momento tra l’infortunio di Saelemaekers e la situazione di Zalewski siamo un po’ in deficit. Vediamo che succede“.
Si torna anche sul possibile malcontento che potrebbe ancora annidarsi nello spogliatoio dopo l’esonero di DDR: “Penso che capitan Pellegrini ha spiegato bene tutto… c’era lo choc ma anche una mentalità forte. I ragazzi stanno facendo bene, sono soddisfatti e vedo molti più passi in avanti rispetto a quello che mi aspettavo“.
Juric entra poi nel merito del match con l’Elfsborg, durante il quale la sensazione è che, a prescindere dalla gran quantità di tentativi verso la porta, la Roma non abbia creato un gran numero di reali occasioni dove segnare: “In Svezia abbiamo avuto 5-6 occasioni nitide, come la traversa di Pellegrini, il tiro di Baldanzi, due di Pisilli e un’altra che mi sto perdendo. Negli spazi chiusi ci vuole qualità ma anche lavoro sulla posizione del corpo per giocare bene negli ultimi metri. Per me è su quello che abbiamo margini di miglioramento, dobbiamo migliorare in quello“.
Ecco le considerazioni anche sullo scarso lasso temporale per recuperare tra una partita e l’altra: “Andiamo passo per passo, alcune cose mi vanno bene, altro le voglio cambiare, ma non voglio stravolgere nulla. Giovedì volevamo fare ampio turnover per vedere tutti i giocatori, siamo tornati alle 5, poi oggi rifinitura e speriamo di recuperare al meglio. Abbiamo poco tempo per recuperare ma va bene così“.
Juric conclude sui tifosi e su una sintesi delle sue prime partite da allenatore giallorosso: “La partecipazione dei tifosi è fantastica, può trasformarsi in qualcosa di bellissimo, ci sono sempre anche se non sono contenti adesso. Fare la terza vittoria sarebbe un altro passo importante in classifica, per me è come una piccola finale… vincere quest’ultima partita del ciclo sarebbe fantastico“.