La scottante delusione subita dalla tifoseria a causa della debacle contro gli svedesi dell’Elfsborg sembrerebbe aver avuto una conseguenza immediata
L’avventura svedese di Ivan Juric & co. ha inaugurato una nuova spaccatura tra i vicoli della città eterna, dove, a prescindere dalle diverse posizioni sulla presenza di Juric in panchina, regna il malcontento per una sconfitta piuttosto inaspettata, subita contro una formazione che ha indubbiamente poco da vantare in termini di valore della rosa o tantomeno in quanto a blasone europeo.
Lo scetticismo che regnava nella capitale al momento della firma di Ivan Juric ha lasciato il posto ad altro e, come spesso accade nella piazza romana quando i risultati stentano ad arrivare, la città appare divisa in due parti: da una parte una sparuta minoranza che, rincuorata dalle prime due vittorie in campionato, sembrerebbe ancora riporre alcune flebili speranze nella causa giallorossa; dall’altra ecco la maggioranza, caratterizzata da un comprensibile livore nei confronti di una sconfitta europea che potrebbe significare di più di una semplice occasione sprecata.
Lo svolgimento della partita con l’Elfsborg risulta sin troppo simile a quanto avvenuto contro il Venezia, con un sostanziale dominio giallorosso, che poco o nulla h significato in termini di reali occasioni da gol. Come se non bastasse, per perpetrare questo sterile dominio territoriale la formazioni di Juric lascia ampi spazi di ripartenza agli avversari che, anche contro i veneti, stava per sancire la definitiva debacle al momento dell’uno a zero. L’odore di un nuovo esonero inizia a invadere nuovamente i corridoi del centro sportivo Fulvio Bernardini e un indizio ci aiuta a comprendere le probabilità che ciò avvenga.
Sono passate quattro partite… Qualcuno potrebbe dire che si dovrà aspettare, ma, curiosamente, è proprio il numero di partite che bastò ai Friedkin per passare da “De Rossi è il nostro futuro per i prossimi tre anni” a “È stato un piacere, ma De Rossi è sollevato dal ruolo di allenatore della prima squadra”.
Non a caso sul sito di scommesse Sisal è già comparsa una quota (6.00) poco rassicurante sulle possibile dimissioni o sull’esonero del tecnico croato entro dicembre. I bookmakers sono dunque precipitati immediatamente con la quota, nonostante l’esiguo numero di test affrontati dalla Roma dell’ex Torino.
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