L’improvviso effetto domino potrebbe creare i presupposti per un suo addio momentaneo alla Roma: ecco cosa sta succedendo
A poche ore dal fischio d’inizio della seconda sfida di Europa League, la Roma sta indirizzando le sue attenzioni soprattutto sul perimetro di gioco. E non potrebbe essere altrimenti, visto che dopo un inizio un po’ balbettante, i giallorossi hanno risollevato la china. Nonostante le difficoltà maturate per riuscire a vincere la resistenza del Venezia, la compagine di Juric ha centrato l’obiettivo, rosicchiando punti preziosi importanti per proseguire il proprio percorso di crescita.
Anche nelle prime tre uscite sotto la nuova gestione, però, alcuni problemi di natura tattica non sono stati ancora risolti. A cominciare dalla situazione riguardante le corsie esterne, che al di là di qualche sporadica fiammata sembra vivere un torpore piuttosto problematico. Se si escludono gli sprazzi di certo non trascurabili di El Shaarawy, infatti, per la Roma si stanno presentando quei problemi che in realtà avevano già caratterizzato la scorsa stagione. Con il solito grosso punto interrogativo sulla fascia destra che puntualmente si è nuovamente palesato.
Calciomercato Roma, Saud fatica ad emergere: da non escludere l’ipotesi prestito
Impiegato con il contagocce in questo primo scorcio di stagione, Saud Abdulhamid non ha convinto quando schierato nello scorcio finale della gara contro l’Athletic Bilbao. Ghisolfi ne ha evidenziato le qualità, mettendone in luce anche e soprattutto la poliedricità. Tuttavia, non è escluso che nei prossimi mesi qualcosa possa cambiare.
Anche e soprattutto se, ad esempio, Saud non dovesse riuscire ad ingranare la marcia e ritagliarsi un ruolo da protagonista. Nel caso in cui, ad esempio, l’ex Al-Hilal non dovesse riuscire a sfruttare le occasioni che gli verranno concesse, non sarebbe da escludere un’operazione che permetta al laterale saudita di mettere minuti nelle gambe. A quel punto l’eventualità di una soluzione in prestito diventerebbe un’occasione per tutte le parti in causa. Scenario che, benché allo stato attuale della situazione non rappresenti una priorità per l’area tecnica della Roma, non sembrerebbe essere utopistica. Almeno in linea teorica.