Intervistato ai microfoni di Sky Sport, Francesco Totti ha espresso la propria opinione sull’esonero di DDR, sulla gestione di Juric e sulle contestazioni dei tifosi
La Roma di Ivan Juric sembrerebbe aver riconquistato una parvenza di serenità e solidità, indispensabili a ricostruire un inizio di stagione indubbiamente travagliato.
La cura del tecnico croato – composta da chiarezza delle indicazioni e concetti digeriti nel giro di poche ore dal gruppo giallorosso – ha permesso ai capitolini, anche a causa di una diffusa confusione tra le big nostrane, di ritrovarsi a due punti dalla zona Champions e quattro dalla capolista di Antonio Conte, nonostante la mancanza di vittorie nelle prime quattro gare con DDR in panchina.
Adesso, a qualche settimana dalle ultime divisive dichiarazioni, è tornato a parlare Francesco Totti, il cui peso specifico a livello mediatico rimane invariato nonostante il passare degli anni. Le conseguenze dell’ultima intervista dell’ex capitano della Roma sono note e, nelle scorse ore, l’ottavo re di Roma ha nuovamente detto la sua sulla Roma e sulla nuova gestione Juric.
Le parole di Totti su DDR, Juric, Pellegrini e Cristante
Il numero dieci giallorosso – intervistato ai microfoni di Sky Sport – ha immediatamente riconosciuto a Juric il merito di aver raccolto un testimone bollente con professionalità ed efficacia: “È partito col piede giusto, due vittorie e un pareggio. Sappiamo tutti che Roma è piazza particolare ed esigente, speriamo possa fare un buon percorso sia in campionato che in Europa”.
Impossibile poi non virare immediatamente sulla questione DDR: “L’ho sentito dopo l’esonero, come lo sentivo prima. Ma per parlare anche di vita privata, non solo calcio. Hanno amplificato e dato dei problemi tra me e lui durante il percorso da allenatore, ma siamo due amici che si sentono spesso. Era la normalità, hanno creato un caso dicendo che lui diceva cosa interne a Trigoria… Tutte chiacchiere”.
Si passsa anche ad analizzare il tema Cristante-Pellegrini, i quali sono stati presi di mira dal popolo giallorosso (tema con cui il fenomeno nato a San Giovanni – quartiere centrale di Roma – ha una certa dimestichezza): “Eh… Me lo spiego che le cose non vanno bene. Se non hai il carattere e le motivazioni giuste a Roma fai fatica. Parliamo di due grandi giocatori, che possono fare bene e faranno bene alla Roma. Riconquistare la fiducia dei tifosi spetta solo a loro in campo, il resto è tutto secondario”.