Dopo la maxi operazione che ha portato a 19 arresti, adesso il focus della procura federale e sui tesserati di Milan e Inter. Tre i nomi che sono usciti. Chi sono e cosa rischiano
Ieri mattina è stata una giornata incredibile per i tifosi di Milan e Inter: una maxi operazione, come sappiamo, ha portato all’arresto di 19 persone. I vertici dei tifo organizzato dei rossoneri e dei nerazzurri sono finiti in manette per diversi reati che vengono contestati.
Insieme a questo procedimento poi, nel pomeriggio, anche la procura federale della Figc si è mossa, chiedendo le carte alla procura milanese per cercare di capire se ci sono dei possibili coinvolgimenti di tesserati. E secondo le informazioni che sono state riportate da calcio e finanza, i primi nomi che sono venuti fuori sono quelli di Calabria del Milan, del tecnico Simone Inzaghi dell’Inter, e dell’ex nerazzurro Skriniar che adesso è al Psg.
Cosa rischiano Inzaghi, Calabria e Skriniar
I due club, precisiamolo, non sono indagati. E non sembrano, almeno per ora, esserci problemi per le due società. Ma dei problemi, invece, potrebbero esserci per i citati prima. “Il lavoro degli inquirenti FIGC – si legge sul sito citato prima – si concentrerà quindi sulle telefonate che vedono protagonista Inzaghi e sugli incontri tenuti da Skriniar e Calabria. A contare sarà il tenore delle conversazioni e soprattutto valutare se questi tre tesserati abbiano ricevuto o meno intimidazioni”.
Ma cosa rischiano? Il codice di giustizia sportiva regola anche i rapporti che tutti i tesserati devono avere con il tifo organizzato che anima gli stadi, o almeno dovrebbe farlo in maniera positiva, nel corso dei weekend. L’articolo 25 dello stesso parla di “prevenzione di fatti violenti”. Si vieta, inoltre, di finanziare gli ultras e si precisa: “Durante le gare o in situazioni collegate allo svolgimento della loro attività, ai tesserati è fatto divieto di avere interlocuzioni con i sostenitori o di sottostare a manifestazioni e comportamenti degli stessi che costituiscano forme di intimidazione, determinino offesa, denigrazione, insulto per la persona o comunque violino la dignità umana”. Detto questo il rischio è oltre alle multe, anche a delle squalifiche di una o più giornate per i calciatori e per i dirigenti un’inibizione temporanea. A Inter e Milan, comunque, si legge infine, non dovrebbe essere applicata la responsabilità oggettiva quindi non ci sarebbe il rischio di detrazione di punti.