Voti Roma-Venezia 2-1, l’analisi della prestazione dei giallorossi, usciti alla distanza e in grado di ribaltare la compagine di Di Francesco
Dopo aver chiuso la prima frazione di gioco in svantaggio, la Roma si scuote nella ripresa. Il gol di Cristante al 74′ risposte al sigillo iniziale di Pohjanpalo; a far esplodere l’Olimpico, però, è il colpo di testa di Pisilli che, pescato nel cuore dell’area di rigore, inchioda al minuto 83′ il pallone che sancisce la definitiva rimonta.
Proprio Pisilli è il migliore in campo tra i suoi. Il suo ingresso nel rettangolo verde è letteralmente una scossa per i giallorossi, che grazie agli inserimenti a fari spenti del loro gioiellino si rendono maggiormente pericolosi. Imprevedibilità, coraggio e tecnica: Pisilli è una scossa per il torpore giallorosso e si carica la squadra sulle spalle con voglia e grinta. Molto buona anche la prova di Mile Svilar, che praticamente tiene a galla i suoi con almeno due interventi decisivi che, di fatto, avrebbero potuto indirizzare in un altro modo la partita. Dopo un primo tempo assolutamente decisivo, Cristante cresce alla distanza e aiutato da un pizzico di fortuna, riesce a trovare il bersaglio grosso con una conclusione dalla media-lunga distanza.
In difficoltà Soulé: l’esterno argentino finisce nella gabbia dei raddoppi sistematici del Venezia, non riuscendo quasi mai a saltare l’uomo e a creare i presupposti per la superiorità numerica. Insufficiente anche la prova di Celik, pigro in diverse letture difensive e offensive. Poco servito, Dovbyk è stato costretto ad agire quasi sempre spalle alla porta: pur non difettando in spirito di abnegazione, l’attaccante ucraino è parso più in difficoltà del solito. Ecco i voti completi:
AS ROMA (3-4-2-1): Svilar 7.5; Mancini 6,5 (58′ Baldanzi 6.5), Ndicka 6, Angeliño 6; Celik 5.5, Koné 6 (58′ Pisilli 7,5), Cristante 6, El Shaarawy 5; Soulé 5 (84′ Hermoso s.v.), Pellegrini 5,5 (80′ Paredes s.v.); Dovbyk 5,5.