Confermate e pubbicate ufficialmente le formazioni definitive della sfida tra la Roma di Ivan Juric e il Venezia di Eusebio Di Francesco
Mancano oramai pochi minuti a quella che, per molti, può essere la prova del nove per la Roma di Ivan Juric, impegnata questo pomeriggio con il Venezia di mister Di Francesco.
Le piacevoli sensazioni restituite sia contro l’Udinese, che nella sfida con l’Athletic Bilbao (è vero… negli ultimi minuti è giunto un pareggio inaspettato, ma sul piano squisitamente tattico è difficili recriminare qualcosa al tecnico croato), dovranno necessariamente trovare conferma quest’oggi, quando i giallorossi affronteranno una delle difese peggiori del campionato.
In molti tra i vicoli della città eterna stanno ancora tentando di comprendere la natura del sistema di gioco dell’allievo croato di Gasperini, tra chi crede che si tratti di un erede spirituale di Mourinho a causa della stagione difensivista collezionata lo scorso anno con il Torino e chi, al contrario, osservando le prime due sfide sulla panchina della Roma, ha potuto apprezzare una sorprendente quantità di calciatori impiegati nella metà campo avversaria.
Intanto, tra i corridoi del centro sportivo Fulvio Bernardini, il tanto chiacchierato tecnico giallorosso si è trovato costretto a compiere delle scelte ben precise a causa di alcune situazioni avvolte in una fitta nube di mistero. Su tutte spicca senza dubbio alcuno la presenza o meno di Paulo Dybala nell’undici titolare, messa in discussione da una sensazione di fastidio che lo spinse a chiedere il cambio pochi giorni fa durante il match con il Bilbao.
Ebbene sì… per la prima volta da quando Juric è in panchina Matias Soulé partirà dal primo minuto nell’undici titolare, così da scongiurare possibili complicazioni rispetto alla situazione medica di Paulo Dybala. Per il giovane argentino in maglia 18 ecco una responsabilità non trascurabile, poiché l’assenza di Dybala lo costringerà inevitabilmente a non farne percepire la mancanza, tanto sul piano tecnico, quanto su quello tattico.
Cambiano gli allenatori, gli schemi, gli avversari e i compagni, ma le giocate della Joya rappresentano oramai da anni una luce inesauribile all’interno dell’economica calcistica della Roma. L’avversario non propriamente roccioso, tuttavia, potrebbe alleggerire il peso sulle spalle di Soulé, il quale verrà impiegato per la prima volta nel ruolo di trequartista (ruolo forse più congeniale alle sue caratteristiche tecnico-fisiche rispetto all’esterno offensivo).
Al suo fianco ecco Lorenzo Pellegrini, preferito a Baldanzi probabilmente anche a causa del suo piede destro, poiché, nel caso di un attacco formato da Dovbyk, Soulé e Baldanzi, la Roma avrebbe tre calciatori mancini a guidare l’attacco, rendendo potenzialmente più prevedibili movimenti e giocate negli ultimi metri.
Come esterni del centrocampo a quattro ecco El Shaarawy e Celik (recuperato appena in tempo), i quali verranno affiancati centralmente da Konè e Cristante. Nelle retrovie ecco il tridente formato da Angelino (pronto a sovrapporsi per ripetere la giocata compiuta in Europa League), Mancini e Ndicka. In porta l’irreprensibile Svilar.
ROMA (3-4-2-1): Svilar; Mancini, Ndicka, Angelino; Celik, Konè, Cristante, El Shaarawy; Soulè, Pellegrini; Dovbyk. Allenatore: Juric.
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