La Roma potrebbe già dire addio ad uno dei nuovi acquisti portati da Ghisolfi nella scorsa campagna estiva: è un vero oggetto misterioso
Il modulo scelto da Ivan Juric sembra non premiare a pieno le sue qualità e questo potrebbe incidere anche nelle scelte di mercato. La svolta verso la difesa a 3 non è di certo ideale per chi dava il meglio di sé con un altro assetto.
Nel mercato estivo della Roma lui è stato uno dei primi colpi messi a segno. Florent Ghisolfi ha cercato di rinnovare gli esterni e ha portato nella Capitale prima Buba Sangaré dal Levante e poi Samuel Dahl dal Djurgarden. Il laterale svedese era stato acquistato come alternativa ad Angelino per la difesa a 4, considerando il modulo base deciso di De Rossi.
La trattativa con il vecchio club di appartenenza non fu neanche semplice, visto che è servito un rilancio a quattro milioni e mezzo per consegnarlo all’ex mister giallorosso. Venne schierato anche nel preliminare di Conference League prima di imbarcarsi per Roma il giorno successivo. In molti pensavano che fosse un pizzico più avanti dal punto di vista tecnico-tattico, tanto da potersi già ritagliare un ruolo di primaria importanza. In realtà, almeno per quello che si è visto fino a questo momento, le cose stanno in maniera ben diversa e addirittura lo stesso DDR ha deciso di escluderlo dalla lista UEFA.
Dahl rischia di essere già al capolinea: con il modulo di Juric potrebbe non essere valorizzato
Con l’arrivo di Juric, che domani esordirà nell’Europa League 2024/2025 (primo match europeo per lui), si spera che Dahl possa avere più spazio. Come detto non per le gare continentali da qui a gennaio (quando verrà compilata poi una nuova lista) ma almeno in campionato. Dopo aver visto il classe 2003 svedese in un paio di spezzoni in amichevole (tra la gara di Rieti contro l’Olympiakos e il ritiro in Gran Bretagna) fino a questo momento per lui c’è stata solo la panchina.
Il fatto che Juric prediliga il modulo con la difesa a 3 di certo non può essergli di grande aiuto. Le sue migliori qualità il 21enne scandinavo le esprime infatti in una retroguardia a 4. Fisicamente non ha le caratteristiche per poter essere uno dei braccetti e c’è da capire se potrà adattarsi ad essere un tutta fascia. Il suo 1,74 non sembra consentirgli di avere quella fisicità necessaria per aggredire tutta la fascia.
Considerando i 4,5 milioni di euro spesi da Florent Ghisolfi per portarlo nella Capitale non è da escludere che a gennaio si possa pensare magari ad un prestito, per vederlo impegnato con continuità e non perdere i soldi di un investimento comunque importante. Tra gli scout c’è chi resta convinto delle sue qualità ma forse c’è prima bisogno di un periodo di rodaggio.