Ennesimo ribaltone in panchina da parte della famiglia Friedkin e altro esonero lampo dopo l’addio a Daniele De Rossi. Ecco le ultimissime intorno alle manovre della famiglia statunitense.
Un nuovo colpo di scena ha coinvolto la famiglia Friedkin nelle scorse ore. I proprietari statunitensi della Roma hanno messo le mani sull’Everton in Premier League. La trattativa per l’acquisto del club britannico sembrava essere definitivamente sfumata nei mesi scorsi, prima della fumata bianca decisiva comunicata ieri pomeriggio. I texani allargano la loro sfera di influenza nel mondo del calcio, acquistando la maggioranza del club di Liverpool, terza squadra calcistica della galassia Friedkin dopo la Roma ed il Cannes in Francia.
A luglio sembrava tramontata definitivamente la trattativa tra i Friedkin e l’Everton, prima dell’ennesimo colpo di scena che ha coinvolto la famiglia texana. Ieri la famiglia che guida la Roma ha comunicato l’acquisizione del 94% della proprietà del club britannico. E, dopo il polverone sollevato nella Capitale con l’esonero di Daniele De Rossi la scorsa settimana, anche per i Toffees c’è la possibilità di uno scossone a stretto giro di posta in panchina.
I Friedkin ribaltano anche l’Everton, nuovo esonero lampo: spunta l’ex CT Southgate
Se nella Roma l’esonero di Daniele De Rossi è arrivato dopo le prime quattro gare di stagione senza vittorie, in casa Everton la situazione è ancora più critica. I Toffees sono ancora a secco di vittorie dopo le prime cinque giornate di Premier League e la posizione del tecnico Sean Dyche resta fortemente in bilico.
Secondo quanto rimbalza dalla Gran Bretagna i Friedkin sarebbero già all’opera per trovare il successore dell’ex difensore inglese. Come riportato dal sito Givemesport.com, la scelta degli statunitensi in caso di esonero di Dyche è già stata individuata. Dan Friedkin ha individuato in Gareth Southgate il principale candidato per la panchina dei Toffees. L’ex CT dell’Inghilterra, che si è dimesso dopo la seconda finale dell’Europeo persa, è ancora libero dopo aver presentato le dimissioni dalla Nazionale britannica.