Terremoto e polveriera Roma dopo le dimissioni di Lina Soulokou: “Chiamata Friedkin-Totti”
Continua il momento delicato in casa Roma, inizialmente relegabile alle sole questioni di campo, che avevano visto la squadra di De Rossi imbattersi in una sorta di vortice che, attualmente, vede Dybala e colleghi ancora fermi a quota tre punti in campionato. L’indicazione attesa dalla gara odierna contro l’Udinese potrebbe avere valore di non poco conto, anche in termini di impatto di Juric sulla squadra ben presto ereditata da De Rossi.
La conferenza di ieri, da questo punto di vista, aveva già fornito le prime indicazioni tecnico-tattiche, facendo altresì chiarezza sugli aneliti della proprietà ai fini di un piazzamento in Champions dopo gli investimenti della scorsa estate. A fare rumore, adesso, sono però anche questioni extracalcistiche, generate certamente dalla decisione di allontanare mister De Rossi dalla panchina giallorossa, con conseguente impatto sugli umori e la reazione di una piazza che non ha digerito nel migliore dei modi la presa di posizione nei confronti di una bandiera iconica come quella di Daniele.
A confermare la delicatezza del momento erano state le decisioni prese dalla Curva Sud di palesare il proprio dissenso in occasione della prima mezzora di gioco contro l’Udinese, durante la quale si assisterà ad una dissertazione di una porzione di Stadio. A ciò, poi, si era aggiunta la notizia dell’assegnazione di una tutela a Lina Soulokou, ben presto seguita dal comunicato ufficiale della Roma sulla rassegnazione delle dimissioni della non più CEO giallorossa.
A proposito di tale notizia, non sfugga quanto descritto da Alessio Manieri, che ha commentato le ultime notizie in casa capitolina in modo netto e chiaro. A sua detta, le dimissioni di Lina Soulokou rappresentano il raggiungimento dell’obiettivo della protesta odierna. A detta del su citato, tutta la comunicazione e la tifoseria conveniva circa la responsabilità principale addotta a Soulokou sui recenti avvenimenti.
La contestazione resta in atto per il modus operandi dei Friedkin e per i recenti avvenimenti in casa Roma ma, proprio alla luce del su citato raggiungimento, bisognerà aspettarsi un trascino immediato e importante da parte dei tifosi all’ingresso sugli spalti. Per il futuro, conclude Manieri, ci si aspetta un rientro del cuore della Roma in quel di Trigoria, con una scelta importante da parte dei Friedkin. Ipotizzata, a tal proposito, una chiamata a Totti per riportarlo in società insieme a gente di calcio che ami la Roma, come anche lo stesso Boniek, creando un connubio perfetto ed esplosivo dal quale ripartire dopo il terremoto mediatico e distruttivo di quest’ultima parentesi in casa Roma.
Riconosciuti gli errori ma, al contempo, anche gli impegni dei Friedkin, Manieri conclude con un monito di speranza nei confronti di uno scenario che permetta di riportare alla Roma istituzioni giallorosse come Totti o simili, ripartendo per portare la Roma in alto e senza escludere anche un clamoroso ritorno di De Rossi per il futuro.
Alessio Manieri (Daje Ale).
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