Ivan Juric è diventato il nuovo allenatore della Roma a sorpresa, dopo l’esonero di Daniele De Rossi. Di certo non era la prima scelta dei Friedkin
L’ex tecnico del Torino ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2025. Molti allenatori contattati avevano rifiutato una proposta annuale, poco consona ad un progetto più ad ampio raggio. Ad aiutare Lina Souloukou c’è stato un profilo in particolare.
La Roma si ritrova nel giro di pochi giorni orfana di Daniele De Rossi e con Ivan Juric in panchina. Da gennaio ad oggi sono cambiati tre allenatori e da José Mourinho si è arrivati a Ivan Juric. Sicuramente un excursus non proprio lineare visti i profili dei vari tecnici. I risultati di certo non sono stati a favore dell’ex centrocampista di Ostia, con soli tre punti nelle prime quattro giornate, ma l’esonero rimane un fulmine a ciel sereno. I tifosi non hanno preso bene la notizia e hanno cominciato a manifestare il proprio dissenso (striscioni esposti a New York e Berlino). Anche a Trigoria una cinquantina di tifosi hanno alzato la voce, in attesa di organizzare per domenica una contestazione più dura allo Stadio Olimpico.
In tutto questo l’incolpevole Juric si è ritrovato a dirigere i suoi primi allenamenti sui campi del Fulvio Bernardini, con la speranza di ridare mordente ad una squadra scossa dagli ultimi accadimenti e da una partenza non esaltante sul piano dei risultati.
Come ricostruito dal Corriere dello Sport, però, sorprende il modo in cui si sia arrivati ad Ivan Juric. Inevitabilmente per i tifosi si è trattato di un doppio colpo, perdere De Rossi e accogliere un tecnico di certo non molto blasonato. Il trattamento poco consono ad una bandiera del calibro di DDR e la scelta di un allenatore alla prima esperienza in un grande club.
Quello che sorprende è che la Ceo Lina Souloukou abbia provato a convincere i vari interlocutori con un contratto annuale. A tutti i profili contattati è stato paventato un accordo di breve scadenza, fino a giugno, senza garanzie per il futuro. I vari Allegri, Tuchel, Terzic, Pioli si sono tirati indietro. In quel momento serviva una mano per trovare l’uomo giusto, o che perlomeno rispondesse affermativamente. L’aiuto è arrivato tramite un uomo sempre più vicino alle vicende di Trigoria, come Beppe Riso, procuratore dei vari Cristante, Mancini e Baldanzi. La Ceo ha potuto contare su Riso per ingaggiare Juric (suo assistito), come avvenuto poco tempo fa per il ruolo nel settore giovanile di capo del Reclutamento, affidato a Roberto Trapani.
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