Decreto Crescita, via libera UFFICIALE: la Serie A non aspettava altro

Giungono sviluppi di rilievo in merito al tanto chiacchierato Decreto Crescita, pronto a rivoluzionare nuovamente il calciomercato nostrano

Il tema stipendi ha indubbiamente caratterizzato gran parte delle trattative di calciomercato avvenute negli scorsi anni, durante i quali la concorrenza con altre società europee – sensibilmente più propense a garantire ai calciatori retribuzioni di primo livello – ha inevitabilmente penalizzato la massima lega italiana e l’approdo di profili di caratura internazionale al suo interno.

Decreto Crescita, via libera UFFICIALE: la Serie A non aspettava altro
Pallone Serie A (Ansafoto) – Asromalive.it

A prescindere da ciò che può essere ricollegato all’ambiente, al sentimento e alla fedeltà nei confronti di una fede calcistica, il dato pecuniario è notoriamente uno dei parametri più impattanti all’interno di una trattativa tra calciatore e società, anche e soprattutto nel caso di calciatori esteri, che poco o nulla hanno che vedere con le dinamiche emotive delle tifoserie del Belpaese.

In tal senso aveva giocato un ruolo di primaria importanza il tanto chiacchierato Decreto Crescita, in vigore dal 2020 al 2023, con cui svariate società nostrane riuscirono a chiudere trattative con piacevole immediatezza. Interrotto dal governo Meloni per l’anno corrente, il Decreto Crescita è nuovamente al centro di una diatriba politica in grado di alterare nuovamente gli equilibri del mercato calcistico della penisola.

Il ritorno del Decreto Crescita? Forza Italia spinge

Il Decreto Crescita – ancora in vigore per coloro che ne avevano usufruito prima della sospensione – prevede una considerevole detessazione (del 50%) delle imposte per gli sportivi che spostano la propria residenza in Italia, alimentando dunque il mercato interno del Belpaese.

Decreto Crescita, via libera UFFICIALE: la Serie A non aspettava altro
Serie A (LaPresse) – Asromalive.it

Un provvedimento che permetteva alle società italiane di trattare sul salario dei calciatori con maggior elasticità, garantendo una retribuzione netta più generosa a parità di costo per le casse dell’azienda in questione. Recentemente, secondo quanto riportato da Calcio Finanza, Forza Italia avrebbe proposto la reintroduzione di tale agevolazione per gli anni fiscali 2025, 2026, 2027.

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