Chiusura del mercato anticipata. Una richiesta che si ripete ogni anno ma mai veramente risolta. Chi i favorevoli, chi i contrari a tale proposta?
Il calciomercato in Italia si è chiuso il 30 agosto. Il campionato di Serie A ha avuto inizio nel fine settimana 17-18 agosto. Nel mezzo di queste due date vi è un mondo di polemiche, di opinioni contrastanti.
I campionati che iniziano quando ancora le trattative di mercato sono in pieno svolgimento. Una straordinaria-ordinaria anomalia che prosegue da anni. Una situazione che non piace a molti. Primi fra tutti gli allenatori che da sempre auspicano che il mercato si concluda poco prima dell’inizio dei tornei. Opinione che è condivisa dalla quasi totalità dei dirigenti. Qualcosa in tal senso si potrebbe, e dovrebbe fare. E qualcosa, in effetti, si è tentato di fare. Cosa ce lo ha raccontato Gianluca Di Marzio.
Chiusura del mercato anticipata. La Liga dice “no”
La notizia è che la sessione estiva conclusasi poche settimane fa, il 30 agosto, avrebbe potuto chiudersi il 14 agosto, ovvero oltre due settimane prima e, soprattutto, tre giorni prima dell’inizio del campionato di Serie A.
Questo perché la Lega di Serie A, con Andrea Butti e Luigi De Siervo, aveva cercato di coinvolgere le leghe dei cinque campionati più prestigiosi in un accordo che prevedesse la chiusura anticipata, e contemporanea, del calciomercato. Tale progetto è miseramente fallito dopo il secco no pervenuto dalla Liga e dal suo presidente, Tebas. Una materia delicata che non mancherà di essere affrontata e discussa nuovamente. Sull’argomento è intervenuto anche il presidente dell’Inter, Beppe Marotta, pochi minuti prima della sfida di Champions League tra i nerazzurri ed il Manchester City: “Il mercato deve andare di pari passo con l’inizio di campionato. La Lega spero prenda spunto da questa cosa, eviterebbe anche alcuni fastidi ai singoli club“. Siamo pertanto soltanto agli albori di una nuova possibile ‘rivoluzione’ delle date del mercato auspicata da tutti, tranne che da Tebas e dalla Liga.