La presa di posizione è subito arrivata: il presidente ha tuonato, facendo esplodere una nuova bufera. Anche Inter e Milan sono state tirate in ballo
Chiusa una sessione estiva di calciomercato nella quale anche le big sono state costrette a fare di necessità virtù, la Serie A potrà finalmente entrare nel vivo. A calamitare l’attenzione mediatica in queste ore, però, non è tanto le ore che contrassegneranno la vigilia della prossima sfida di Nations League dell’Italia, impegnata lunedì alle 20.45 contro Israele.
Affrontando tanti temi nell’ultima intervista rilasciata a ‘La Gazzetta dello Sport’, Rocco Commisso ha parlato anche della particolare situazione economico-finanziaria vissuta da Juventus, Milan ed Inter. Come avvenuto anche in altre circostanze, il patron della Fiorentina non ha lesinato frecciate per quelle che lui giudica “situazioni debitorie assurde” che hanno portato i top club di Serie A a raschiare il fondo del barile.
Di seguito le parole di Commisso: “Certe vittorie sono arrivate grazie a situazioni debitorie assurde che hanno portato i club quasi alla bancarotta e poi nelle mani di Fondi per la mancata restituzione da parte delle proprietà dei prestiti ricevuti. E io mi chiedo ancora se chi ha vinto in certi anni poteva essere iscritto al campionato. Stavo per comprare il Milan poi è finito a mister Li e sapete come è finita. E Zhang? Non si sa più dov’è… Anche lui costretto a lasciare l’Inter, indebitata col Fondo Oaktree. Poi c’è il caso Juve: da Ronaldo in poi Exor in cinque anni ha dovuto mettere 900 milioni di euro per sistemare i bilanci, nonostante i ricavi annuali fossero superiori a 450 milioni, più del triplo di quelli della Fiorentina”.
Commisso ha poi continuato la sua disamina, puntando l’accento sulla questione riguardante il rispetto delle regole che, a suo dire, avrebbero potuto e dovuto creare i presupposti per provvedimenti simili a quelli che hanno colpito la Juve:
“La Juventus ha subito una penalizzazione per irregolarità, ma Milan ed Inter hanno continuato a spendere nonostante centinaia di milioni di debiti e non sono mai state penalizzate per questo. No si è voluto intervenire: questi club, a partire dalla Juve, volevano aggiustare i bilanci con i soldi della Super Lega e scapito dei tornei nazionali. Per fortuna quel progetto è fallito ed il calcio si è salvato”.
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