Gli intrecci di mercato tra Roma e Juventus non sono affatto finiti e potrebbero aprire le porte a nuovi clamorosi scenari nel corso delle prossime ore
Archiviata la gara casalinga contro l’Empoli, per la Roma di Daniele De Rossi è già tempo di guardare ai prossimi impegni di campionato. Nel frattempo, però, l’area tecnica giallorossa vuole completare un organico che necessita di ulteriori rinforzi per non denotare difetti strutturali.
Tra i diversi reparti posti sotto la lente di ingrandimento c’è sicuramente la questione difesa. E non potrebbe essere altrimenti, visto che lo sprint della Roma per Danso è ormai noto, con i capitolini disposti a mettere sul piatto un prestito oneroso da un milione di euro a cui aggiungere un obbligo di riscatto da 21.5 milioni. Il difensore austriaco è ormai da giorni balzato in cima alla lista delle priorità della Roma che nel frattempo, però, spera di risolvere in tempi relativamente brevi anche il nodo Smalling. Se ciò avvenisse, infatti, Ghisolfi si metterebbe nelle condizioni di poter aggiungere un ulteriore tassello per la propria difesa. A quel punto i discorsi riguardanti Tiago Djaló, sul quale ha messo gli occhi anche lo Stoccarda, potrebbero riprendere quota indipendentemente dall’evolvere della situazione Danso. Laddove si sbloccasse la partenza di Smalling, in sostanza, la Roma potrebbe anche pensare di fare il doppio colpo in difesa Djaló-Danso, se si creassero i presupposti giusti.
Calciomercato Roma, per Djaló occhio alla pista saudita: le ultime
Le prossime ore risulteranno assolutamente decisive sotto questo punto di vista, sia in un senso che nell’altro. Secondo quanto trapela dall’Arabia, infatti, un altro club si sarebbe messo sulle tracce del difensore portoghese di proprietà della Juventus, di cui il club bianconero sarebbe disposto a privarsi anche con la formula del prestito con diritto di riscatto.
Secondo quanto evidenziato dall’insider Haitam el Imani, infatti, anche l’Al Nassr avrebbe effettuato dei sondaggi esplorativi per capire la fattibilità dell’operazione. Una richiesta di informazioni, in sostanza, che fino a questo momento non si è tradotta in una proposta concreta. Del resto non è la prima volta che Tiago Djaló viene accostato ad una compagine dell’Arabia Saudita. O per un motivo o per un altro, però, non si sono mai creati i presupposti per intavolare una trattativa concreta. Seguiranno aggiornamenti: la pista saudita non può essere affatto esclusa in un mosaico ancora tutto da comporre.