Ecco le ultime in merito ad una delle operazioni più chiacchierate delle scorse ore al centro sportivo Fulvio Bernardini
L’esordio della nuova Roma di Daniele De Rossi nel campionato di Serie A 2024/25 è indubbiamente avvolto da una coltre nube di perplessità e questioni da chiarire in ogni zona del campo. Il calciomercato sinora svolto dal nuovo direttore tecnico d’oltralpe si è concentrato con evidenza sulla fase offensiva, portando all’interno dello spogliatoio due pezzi da novanta come Matias Soulé – il quale non ha tradito le aspettative nel corso della prima gara con il Cagliari, spesso illuminata proprio dai suoi guizzi a mancino spianato – e Artem Dovbyk, il cui esame è inevitabilmente rinviato per via del modesto numero di occasioni avute nel corso del match con i sardi.
Adesso tuttavia occorre porre l’accento sui restanti reparti dell’undici titolare, dove i giallorossi, come ben manifestato dal pareggio di Cagliari, pagano ancora la presenza di alcune spiacevoli lacune (la prestazione di Zaki Celik spicca con evidenza tra le criticità del match).
Difatti centrocampo e difesa saranno inevitabilmente gli osservati speciali di questa fase finale del calciomercato, durante cui Ghisolfi dovrà assicurare a DDR un terzino destro, un centrale difensivo, un centrocampista di spinta e, tornando alla fase offensiva per un istante, anche un esterno offensivo che possa alternarsi con El Shaarawy a sinistra.
La promessa di una poderosa ristrutturazione dell’organico giallorosso – avvenuta in parte con l’approdo di pezzi da novanta come Matias Soulé, Artem Dovbyk e Enzo Le Fée – potrebbe essere realmente mantenuta da Ghisolfi, il quale, secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, avrebbe accelerato le operazioni per portare Tiago Djaló in giallorosso.
Oltre a risultare particolarmente appetibile a causa di caratteristiche affini a quanto desiderato da DDR – una stazza di rilievo che non penalizzi tecnica e agilità -, Djaló potrebbe rappresentare l’opzione più appetibile per più di una ragione: da una parte ecco la preziosa e ricercata virtù della versatilità (il portoghese classe 2000 potrebbe infatti ricoprire sia il ruolo di centrale difensivo che quello di terzino), dall’altra ecco una formula di acquisto che permetterebbe a Ghisolfi di chiudere l’affare senza sborsare un solo centesimo in questa fase, grazie ad un prestito con diritto di riscatto fissato a 5/6 milioni di euro.
L’unica garanzia richiesta dalla Juve, secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, riguarda la quantità di minuti che il proprio calciatore dovrà accumulare nella città eterna, poiché Giuntoli vuole assicurarsi che, al termine del prestito, Djaló risulti più appetibile di quanto non avvenga in questo momento.
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