Mentre la prima giornata di Serie A mostra le lacune di ogni formazione, il calciomercato non accenna a rallentare
La prima giornata del campionato di Serie A Tim si è consumata nel corso degli ultimi giorni, ma, al contrario di ciò che appassionati e tifosi si sarebbero aspettati, sono stati flebili e appena accennati i segnali utili a comprendere il possibile andamento di questa affascinante annata della massima lega italiana.
La gran parte delle big si è sottoposta ad un convinto intervento di ristrutturazione, sia in termini di organico che in quanto a impronta tecnico-tattica fornita dall’allenatore, visto e considerato che Milan, Juventus, Napoli, Roma, Lazio e Fiorentina hanno tutte cambiato il proprio tecnico in panchina, nel tentativo di mettere in discussione la vigorosa egemonia tattica della corazzata nerazzurra di Simone Inzaghi.
La Roma di Daniele De Rossi e Florent Ghisolfi è una delle formazioni che più di tutte ha tentato di chiudere operazioni di rilievo, tuttavia, come ben manifestato dalla gara contro il Cagliari di Nicola, l’organico è ancora caratterizzato da una serie di lacune piuttosto significative, che rischiano di inficiare l’ottimo lavoro svolto sul mercato in altre zone del campo.
Basti pensare alla plateale penuria in termini di centrali difensivi e terzini destri, che in termini di risultati effettivi potrebbe rendere nullo o quasi le luccicanti operazioni di Matias Soulé – il quale ha subito incantato i tifosi giallorossi tra uno slalom e l’altro -, di Enzo Le Fée – immediatamente confidente nel mettere in campo la propria eleganza e un’apprezzabile disinvoltura – e di Artem Dovbyk, la cui prestazione è stata piuttosto opacizzata dalla rigorosa disciplina difensiva del Cagliari, ma le cui potenzialità risultano evidenti. Per avviare nuove operazioni, tuttavia, occorre necessariamente fare pulizia e liberarsi degli esuberi e, in tal senso, ecco le ultime su uno degli elementi giallorossi più discussi degli ultimi mesi.
La Fiorentina su Smalling: ecco l’unico ostacolo
La recente storia di Chris Smalling tra le fila giallorosse è stata caratterizzata da una lunga serie di stop, causati da una condizione fisica a dir poco precaria. Le voci che al tempo di Mou tentavano di spiegare l’assenza di Smalling con una protesta indiretta nei confronti dello Special One sono state perentoriamente smentite dall’esperienza con De Rossi, durante la quale il centrale inglese ha nuovamente faticato a trovare la condizione necessaria a tornare titolare.
Adesso DDR non può più permettersi di mantenere un esubero, soprattutto considerando il gran numero di impegni da affrontare nel corso della stagione e la considerevole quantità di denari che l’ex difensore del Manchester United percepisce annualmente.
Nonostante gli acciacchi fisici, pare che svariate società abbiano manifestato interesse nei confronti del numero 6 giallorosso, il quale di recente, secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, sarebbe finito sul taccuino della Fiorentina di Palladino.
Unico ostacolo? L’esoso ingaggio che Smalling percepisce nella capitale risulta poco compatibile con le possibilità economiche dei toscani, che dovranno necessariamente convincere il classe ’89 a rivedere le proprie pretese pecuniarie.