Roma, De Rossi punta in alto. L’amichevole di Rieti contro l’Olympiacos ha confermato le ambizioni della formazione giallorossa.
Prima della partenza per l’Inghilterra, altra fondamentale porzione della preparazione che porterà all’esordio in campionato, la Roma ha fatto tappa a Rieti per l’amichevole contro l’Olympiacos.
Uno stadio che porta il prestigioso ed indimenticabile nome di Manlio Scopigno, il tecnico del Cagliari campione d’Italia nel 1970, ha accolto, in quel di Rieti, la nuova Roma di Daniele De Rossi. E’ calcio d’agosto che, tradizionalmente, conta quasi zero. La sfida, per la cronaca spicciola, è terminata sull’1-1, grazie ai due rigori trasformati da Pellegrini e Rodinei. E’ stata l’occasione per valutare a che punto è la crescita di condizione della formazione giallorossa a due settimane dal calcio d’inizio del campionato di Serie A. La sfida di Rieti contro i greci ha rappresentato, però, anche l’occasione per la stampa di incontrare il tecnico giallorosso. Come da giocatore, anche il Daniele De Rossi allenatore non ama parlare molto, ma in mixer zone il tecnico giallorosso ha espresso opinioni che hanno ricordato Capitan Futuro in campo: nette, determinate, sicure.
Il Daniele De Rossi che si presenta in mixer zone è contento, ma soltanto a metà. Alcune cose della sua Roma gli sono piaciute, altre decisamente no. Niente di preoccupante ma sono diverse le cose da sistemare.
Non è, però, d’accordo con chi ha visto un Tammy Abraham giù di tono: “Ha giocato come tutti gli altri e l’ho visto bene“. Sembra sempre scontato ma l’elogio da parte del tecnico giallorosso del pubblico che ha riempito il Manlio Scopigno di Rieti è sincero come non mai: “Fantastico, sapevamo che la risposta sarebbe stata importante“. Inevitabile poi la domanda delle domande, quella riguardante l’aver schierato in contemporanea il nuovo trio offensivo Dybala, Soulé e Dovbyk.
La risposta di De Rossi non è soltanto convincente ma spalanca scenari tecnico-tattici che faranno discutere: “Soulé non aveva giocato neanche un minuto di partita, mentre Dovbyk negli ultimi giorni ha fatto viaggi, visite mediche e firme quindi non volevo che si sforzasse troppo“. E sul tridente dei sogni ha poi concluso dicendo che: “Non è un caso se li ho provato insieme, ma non è detto che giocheranno sempre insieme“. L’ultima chicca verbale è sul mercato: “Attendo altri acquisti perché so che arriveranno. La società vuole fare le cose per bene“.
Il sogno romanista, pertanto, continua.
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