La Roma deve cedere Abraham e alla finestra c’è solo il Milan: eppure c’è un particolare che ha spiazzato i rossoneri in queste ultime ore
Sulle trattative in uscita Ghisolfi si sta rivelando un osso particolarmente duro e si fanno solo alle sue condizioni. Il grosso nodo attualmente è legato al futuro del centravanti inglese, che dovrebbe finanziare il resto del mercato.
La Roma ha già piazzato cinque colpi di un certo spessore nella propria campagna acquisti e il fiore all’occhiello restano Soulé e Dovbyk. Nell’ultima settimana abbondante sono stati investiti quasi 70 milioni di euro (bonus compresi), ovvero tutto il tesoretto risparmiato con gli addii della scorsa stagione. De Rossi ha ancora bisogno di diverse pedine per la propria rosa prima di potersi dire soddisfatto e questo Ghisolfi lo sa bene. Il direttore sportivo francese sta monitorando con attenzione almeno 4-5 profili che potrebbero fare al caso dei giallorossi ma prima di affondare il colpo deve anche pensare alle cessioni.
Da Trigoria devono uscire diversi elementi, che pesano tanto a bilancio e non rientrano più nei piani tecnici. Uno su tutti è Tammy Abraham, sostituito da Dovbyk e con le valigie in mano. Il problema del centravanti inglese è proprio il costo, visto che i Friedkin non vogliono liberarsene a meno di 25 milioni di euro. Nelle ultime ore si è sparsa la voce dell’inserimento di Calabria da parte del Milan, come parziale contropartita, ma al momento non sembra esserci molto di vero.
La Roma chiede 25 milioni per Abraham: il Milan per ora è distante
Ghisolfi vorrebbe solo cash per dar via Abraham. Secondo quanto riportato dall’edizione odierna di Tuttosport, il bomber ex Chelsea è sempre al centro dei desiderata del Milan. Paulo Fonseca lo ritiene il nome giusto per diventare il vice Morata e fungere anche da chioccia alla crescita di Francesco Camarda. Il problema è che i rossoneri non vogliono spendere i 25 milioni richiesti dalla Roma e non si sono nemmeno avvicinati a quella cifra.
Il tentativo di inserire possibili contropartite tecniche è sempre fallito e con Calabria dovrebbe essere lo stesso. La Roma gradirebbe rispedire il giocatore in Premier League, per non avvantaggiare una concorrente diretta, risolvendole un problema. Con il passare delle settimane e l’arrivo della chiusura del mercato (fissata per la sera di venerdì 30 agosto), i due club potrebbero avvicinarsi ad una valutazione comune e qualora dovessero mancare le alternative i giallorossi potrebbero anche abbassare le proprie pretese. Per ora però niente scambi.