Non solo Soulé. La Roma che ha in mente Daniele De Rossi deve volare. In tuti i sensi. Le ali saranno determinanti. La scelta è fondamentale.
Tre settimane ed avrà inizio il campionato di Serie A. Sale la temperatura, non soltanto quella esterna. In ciascun tecnico cresce il desiderio di vedere la propria rosa già pronta per l’esordio poco dopo Ferragosto. Non sarà così, e non potrà essere così per nessuno, almeno fino al 30 agosto, data di chiusura del calciomercato.
Fino a quel giorno, tutte le compagini, chi più, chi meno, avranno l’aspetto di un cantiere aperto. La Roma non fa certo eccezione e nonostante il mercato fin qui importante portato a compimento da Florent Ghisolfi e dal suo staff, ancora vi sono diverse operazioni da portare a termine. Al momento sembra che sia il fronte offensivo il reparto che riscuote più ‘attenzioni’ da parte della dirigenza giallorossa., L’acquisto di Matias Soulé e quello, prossimo, di Artem Dovbyk, possono indurre in errore. In realtà, sotto la spinta di Daniele De Rossi, il direttore sportivo Florent Ghisolfi, sta valutando diversi prospetti per altre zone del campo. Come, ad esempio, la difesa.
La Roma e la freccia che non ti aspetti
Soulé-Dybala ed il gioco sugli esterni. Sul fronte offensivo, ma non soltanto. Per la nuova Roma di Daniele De Rossi occorre ancora un esterno basso di fascia destra.
Con Karsdorp ormai messo fuori rosa e con Celik che non offre le necessarie garanzie, la Roma guarda altrove. L’obiettivo principale sembra rappresentato, al momento, da Marc Pubill, 21enne dell’Almeria, attualmente in Francia poiché impegnato alle Olimpiadi con la nazionale spagnola. Sul talento iberico vi è, però, la pericolosa concorrenza dell’Aston Villa e del Newcastle. Per tali ‘interferenze’ sembra tornata in auge un’ipotesi un po’ datata in casa Roma: Raoul Bellanova, classe 2000, difensore del Torino nonché nazionale azzurro. Per il suo talento la cara bottega di Italo Cairo chiede 25 milioni di euro più bonus. La Roma, dal canto suo, a suo tempo, ha provato ad inserire nella trattativa Zalewski, ipotesi rispedita immediatamente al mittente. Al momento non vi è nulla di più di concreto che un semplice abboccamento, senza i più che necessari approfondimenti del caso.