Prende forma la nuova Roma di De Rossi, alla quale però manca ancora qualcosa per poter tornare a competere per le prime posizioni in Serie A
Dopo le delusioni arrivate nell’ultima parte della scorsa stagione la Roma di Daniele De Rossi è pronta a ripartire e a programmare l’imminente inizio della nuova Serie A. Nonostante la mancata qualificazione in Champions League la società si sta comunque muovendo in modo importante sul mercato, facendo registrare colpi importanti in entrata, come quello del centrocampista francese Enzo Le Fee per il quale il nuovo ds ha speso oltre 20 milioni di euro.
Giallorossi attivissimi sul mercato, grazie anche all’occhio vigile di Ghisolfi, che continua a lavorare durissimo per consegnare al mister una squadra in grado di tornare a competere per le prime posizioni della classifica. La formazione capitolina ha già provveduto anche a blindare la porta, con l’approdo a Trigoria di Ryan, estremo difensore svincolato dall’AZ Alkmaar.
Le manovre più importanti però potrebbero arrivare in attacco, dove sembra ormai in dirittura d’arrivo la chiusura dell’affare che porterà l’argentino Soulé a vestire i colori giallorossi dopo una stagione da protagonista al Frosinone. A rimanere scoperto, almeno per ora, resta il reparto arretrato, dove la rosa necessita di ulteriori innesti vista la carenza a livello numerico.
Dopo diversi anni in cui la Roma ha dovuto fare i conti con i paletti imposti dalla UEFA in termini di fairplay finanziario, e dopo un’accurata gestione da parte della società, la formazione capitolina è tornata ad operare ad alti livelli sul mercato. Il nuovo ds Florent Ghisolfi ha trovato una situazione non certo facile, dovendo intervenire sul mercato su diversi ruoli, in particolare l’attacco, orfano di Romelu Lukaku, che ha fatto ritorno a Londra in attesa di un trasferimento a titolo definitivo.
Nonostante questo però il reparto arretrato è quello che per ora potrebbe preoccupare di più i tifosi. Verosimilmente la Roma giocherà con la difesa a 4, così come ha fatto dall’arrivo dell’ex numero sedici in panchina, mancano però gli interpreti. Ad oggi infatti ad occupare questo ruolo sono Mancini, Ndicka, Smalling e Kumbulla, con quest’ultimo rientrato da un prestito al Sassuolo in cui ha dimostrato decisamente troppo poco.
Il pacchetto di centrali a disposizione del mister potrebbe dunque subire un netto cambiamento, con la probabile partenza di Smalling, che ormai a causa dei problemi fisici potrebbe non rientrare più nei piani della società e l’addio di Kumbulla. A dispetto delle voci che parlano della non esigenza di reperire un difensore centrale, la dirigenza della Roma è già da tempo al lavoro per rinforzare il reparto e ha individuato diversi profili che siano in grado di sposarsi con le idee tattiche di DDR.
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