Il caso plusvalenze si arricchisce di un nuovo capitolo, con la Procura di Roma che ha chiesto proprio in queste ore un rinvio a giudizio
Dopo la penalizzazione della Juventus ci sono ancora capitoli da scrivere per quanto riguarda il discorso legato alle plusvalenze sul mercato. La situazione è ancora in divenire e vede l’aggiunta di nuovi particolari.
Arriva una nuova svolta sul caso plusvalenze che ha visto coinvolta la Juventus nella passata stagione. I bianconeri hanno visto compromesso il proprio campionato con una penalizzazione di 10 punti, arrivata in modo definitivo solo a maggio inoltrato, uscendo dalla zona Champions, altrimenti conquistata sul campo. Lo strascico dell’inchiesta è però ancora vivo e, come riportato in queste ore dall’Ansa, si arricchisce di un nuovo capitolo.
La Procura di Roma, infatti, ha chiesto il rinvio a giudizio per l’ex presidente della Juventus, Andrea Agnelli, e altri ex dirigenti della Juve, tra cui Pavel Nedved, Maurizio Arrivabene e Fabio Paratici nell’ambito dell’indagine relativa alle plusvalenze e alla manovra stipendi nel periodo Covid.
Nei confronti della decina di personaggi indagati, le accuse variano da aggiotaggio a ostacolo alla vigilanza e false fatturazioni.
Caso plusvalenze, arriva il rinvio a giudizio della Procura di Roma: la situazione degli ex dirigenti juventini
Il procedimento, coordinato dall’aggiunto Giuseppe Cascini e dal sostituto Lorenzo Del Giudice, era arrivato alla Procura di Roma dopo la decisione della Cassazione che aveva dichiarato l’incompetenza territoriale della Procura di Torino.
Questo nuovo atto rappresenta solo un step intermedio dal punto di vista giuridico che dovrà poi arrivare ad una sentenza definitiva nei prossimi mesi. Se infatti il discorso sportivo è stato archiviato con la sentenza di penalizzazione di 10 punti nella scorsa stagione (esclusione dalle coppe europee decisa dall’UEFA a seguito della sentenza italiana), dal punto di vista penale la storia è ancora da scrivere.