Nel corso delle scorse ore, l’affare Soulé-Roma ha letteralmente monopolizzato l’attenzione della città eterna, che ora è venuta a contatto con una clamorosa indiscrezione
Lo sappiamo… coloro che abitano i poetici vicoli della città eterna sono da sempre caratterizzati da un cinismo e uno scetticismo divenuti ormai tratti distintivi del popolo romano e, quando giornali e media generalisti raccontarono della volontà di Florent Ghisolfi di rivoluzionare l’organico giallorosso, in molti credevano che la sessione di calciomercato in corso avrebbe semplicemente, come è spesso accaduto nel caso della storia giallorossa, riservato un paio di colpi di dubbia qualità, che a poco o nulla sarebbero serviti per proiettare nuovamente la società capitolina in zona Champions.
È altrettanto risaputo, tuttavia, come lo scetticismo dei romani sia tanto radicato, quanto facile da convertire in entusiasmo, soprattutto quando si tratta di aspetti squisitamente calcistici.
Ecco che, se già l’approdo di Enzo Le Fée – raffinato centrocampista proveniente dal Rennes – aveva trasformato la diffidenza in curiosità, ora sono giunte gustose informazioni in merito ad un’operazione che potrebbe realmente trasformare il sapore del percorso di rinnovamento intrapreso da Ghisolfi e DDR.
Soulé ha detto sì, la Roma spinge forte: offerti 30 milioni di euro
Le voci e le speculazioni relative all’acquisizione del cartellino di Federico Chiesa, nel corso delle ultime ore, hanno lasciato spazio alle indiscrezioni relative alla volontà espresse da Matias Soulé in merito al proprio avvenire.
Se fino a qualche ora fa la candidatura romana del giovane fantasista bianconero risultava soltanto accennata, adesso sarebbe stato lo stesso calciatore ad aver manifestato un’esplicita preferenza nei confronti dell’AS Roma rispetto al Leicester (gli inglesi avrebbero già recapitato un’offerta alla Vecchia Signora, ma il calciatore ha platealmente fatto presente come la prospettiva romana sia sensibilmente più gradita).
Si tratta di un’operazione che, al netto dell’ostica dimensione economica, non escluderebbe a priori l’affare Chiesa sul piano squisitamente tattico, per via di una serie di palesi difformità che intercorrono tra i due talenti: se da una parte abbiamo l’esplosività e la ricerca della verticalità proprie di Federico Chiesa (caratteristiche che occorrono a DDR per concretizzare le proprie velleità tattiche), dall’altra ecco la fascinosa raffinatezza di Soulé, il quale, oltre al vizio del gol, possiede una spiccata propensione alla tessitura di trame in fase di impostazione offensiva, proprio come il suo amico e connazionale Paulo Dybala. Difatti, colui che nel corso della stagione appena conclusasi si è travestito da leader tecnico del Frosinone, dispensando eleganza una giocata alla volta, ha incarnato con sorprendente precisione gli stilemi tanti cari al calcio sudamericano, che poco o nulla hanno a che fare con quanto offerto da Federico Chiesa.
Secondo quanto riportato da Tuttosport, i vertici capitolini avrebbero mosso i primi passi concreti per far sì che l’utopia Soulé possa avverarsi. Difatti, secondo il quotidiano, la Roma avrebbe fatto recapitare sulle scrivanie della Continassa un’offerta da 30 milioni di euro per il fuoriclasse argentino classe 2003. Una cifra che non si discosta particolarmente dai 35/40 milioni fissati da Cristiano Giuntoli.