La presa di posizione non si è fatta attendere e rischia di far saltare definitivamente il banco. Le parti sono sempre più lontane dal trovare la quadra definitiva
Sebbene a calamitare l’attenzione mediatica siano in questo momento le gare degli Europei e le voci di mercato, l’inizio dei campionati non è poi così lontano. Non a caso le varie squadre stanno cominciando la prima parte dei rispettivi raduni per programmare al meglio le prossime mosse. Diverse situazioni extra campo, però, potrebbero letteralmente far saltare il banco, riscrivendo le classifiche già ai nastri di partenza.
Lontani anni luce dallo sviluppo urbanistico degli altri campionati, il tema stadio è spesso in Italia oggetto di vibranti polemiche. L’oggetto della seguente disamina, però, vede nella possibile chiusura di uno stadio l’iceberg di una situazione molto più complessa. A Fano, infatti, si stanno ponendo le premesse per una vera e propria battaglia diplomatica tra il sindaco, Massimo Seri, e il proprietario dell’Alma Juventus, Salvatore Guida. A seguito di una serie di risvolti societari, infatti, il Comune ha sostanzialmente chiuso le porte dello stadio Mancini all’Alma Juventus. Una presa di posizione forte, fortissima con la quale Seri e il suo entourage hanno inteso lanciare un messaggio concreto a Guida.
Come prevedibile la risposta del presidente del club marchigiano non si è fatta attendere. Come evidenziato da ‘Il Corriere Adriatico’, l’Alma Juventus Fano 1906 – e più nello specifico il suo presidente Salvatore Guida – ha prontamente risposto alla mossa della giunta comunale affidando la propria posizione ad una nota ufficiale.
Di seguito il comunicato: “ll club, per la prossima stagione, giocherà le partite casalinghe presso altra struttura, stante la presa di posizione del sindaco di Fano e della sua Giunta di favorire terzi imprenditori non meglio identificati. L’Alma Juventus Fano 1906 è una società di capitale, non una partecipata della Giunta, e si iscriverà nonostante gli atti ostativi posti in essere. Si informa, altresì, che dolorosamente non si è provveduto all’istanza di ripescaggio in Serie D poiché sarebbe impensabile affrontare il massimo campionato dilettantistico senza un impianto di gioco per le partite casalinghe”.
La chiosa del comunicato si snoda attraverso un vero e proprio attacco alla prima istituzione della città: “Quel che si sta perpetrando ai danni del Club è un attacco vile e vergognoso e farò tutto ciò che è nelle mie facoltà per tutelare l’Alma Juventus Fano 1906 contro ogni atto di prevaricazione”.
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