UEFA, scatta la sanzione: club italiani fuori dalle coppe

Dopo la vittoria dell’Atalanta dell’Europa League e della finale di Conference raggiunta dalla Fiorentina, i club italiani potrebbero non partecipare alle prossime coppe europee.

Il movimento calcistico italiano, di fatto, sta attraversando uno dei momenti più bassi della sua storia. Dopo aver steccato per due volte consecutive la qualificazione al Mondiale, infatti, l’Italia di Luciano Spalletti è stata l’autentica delusione dell’Europeo che si sta disputando in questi giorni in Germania

Possibile esclusione dei club italiani dalle competizioni Uefa
Aleksander Ceferin (Ansa Foto) – Asromalive.it

La nostra selezione, infatti, è stata travolta dalla Svizzera agli ottavi di finale. Una volta archiviata la pessima spedizione della nostra Nazionale in Germania, al netto delle roventi polemiche intorno allla nostra Nazionale, la luce dei riflettori dei media si è spostata di nuovo sulle ‘vicende’ dei club. Anche perché la settimana scorsa c’è stato il sorteggio di tutte e 38 giornate del prossimo campionato di Serie A .

Oltre al calendario, ovviamente, le squadre italiane sono decisamente impegnate nelle varie trattative di calciomercato. Tuttavia, proprio in queste ultime, per i club italiani potrebbe arrivare una sanzione durissima da parte della Uefa.

Serie A, possibile esclusioni dei club italiani dalle coppe europee: la colpa sarebbe della legge Mulé

Secondo quanto raccolto dalla redazione del quotidiano italiano ‘La Repubblica’, Aleksander Ceferin, a margine della gara dell’Europeo tra l’Italia e la Svizzera, avrebbe avvisato Abodi della necessità di cambiare parti significative del testo della legge Mulé. Se non dovesse accadere questo, di fatto, i club della Serie A potrebbero essere esclusi dalle varie competizioni europee. 

Sanzioni Uefa
Juventus (Ansa Foto) – Asromalive.it

Questa legge Mulé, che dovrebbe essere approvata mercoledì prossimo in Commissione alla Camera, darebbe piena autonomia alla Lega di Serie A, mettendo così da parte la FIGC. Il ministro Abodi ha anche tentato di bloccare questo decreto che, però, sarà comunque discusso in Parlamento. Ceferin, quindi, spera almeno dei profondi cambiamenti a tale emendamento.

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