Il giorno dopo l’amara sconfitta con la Svizzera, la nazionale italiana affronta le conseguenze di un Europeo a dir poco sconfortante
Dopo la clamorosa eliminazione agli ottavi di finale con la Svizzera, la nazionale italiana è letteralmente precipitata nel caos, tra le richieste di dimissioni di Gravina e Spalletti e chi, al contrario, crede che sia fin troppo presto per interrompere un progetto a lungo termine. La delusione è cocente, soprattutto considerando che gli azzurri avevano avuto la fortuna di far parte del lato del tabellone meno impegnativo, il che aveva caricato di speranza gran parte dei sostenitori nostrani.
Ciò che carica di ulteriore rabbia coloro che stanno pretendendo una “punizione” esemplare per il mancato passaggio del turno è anche la modalità con cui è giunto il desolante risultato di ieri sera: quella che sotto la guida Spalletti doveva essere una nazionale scoppiettante, fatta di sovrapposizioni e perpetua propensione alla fase offensiva, si è rivelata una formazione incapace di impensierire realmente la Svizzera, che, al contrario, ha sostanzialmente dominato sia in termini di gioco, che sul piano squisitamente statistico.
Giunge ora il verdetto su ciò che dovrà avvenire in seguito al risultato di Euro 2024. Il presidente della FIGC Gravina e Luciano Spalletti hanno parlato nel corso di una conferenza stampa, durante la quale sono state comunicate le intenzioni per il futuro.
L’Italia di Luciano Spalletti chiude con un misero tiro rivolto verso lo specchio della porta difesa da Sommer e l’indignazione del popolo azzurro sui social è palpabile. La nostra redazione, attraverso un sondaggio, ha tentato di razionalizzare e tradurre in forma leggibile le intenzioni degli spettatori. Nel sondaggio proposto sul nostro canale Telegram sono state fornite sei opzioni: Confermare Spalletti (10%); Dimissioni Gravina (16%); Dimissioni Spalletti (10%); Esonero Spalletti e Allegri in panchina (13%); Esonero Spalletti e Pioli in panchina (0%); Dimissioni Gravina e Spalletti (51%). Insomma… più della metà dei votanti vorrebbe un taglio netto rispetto alla recente esperienza della nazionale.
Di tutta risposta alla temperatura delle reazioni dei tifosi, Gravina e Spalletti hanno svolto la conferenza stampa, confermando che non vi sarà alcuna dimissione: “Abbiamo diviso equamente le responsabilità… non abbiamo nulla da nascondere. Abbiamo fatto una lunga chiacchierata con tutti, anche con il mister. Io sono pragmatico, non credo si possa risolvere i problemi abbandonando un progetto che abbiamo detto da subito pluriennale”, queste le parole di Gravina.
Il numero uno della FIGC prosegue: “Richiesta di dimissioni? E’ il momento di chiusura del mio mandato e di governance federale e vi preannuncio che non esiste che qualcuno possa pretendere le dimissioni dall’esterno. Questo vale sia per la politica che per altri fronti. La mia scadenza è prevista per marzo 2025 e le elezioni arriveranno nella prima data utile, perché non si possono fare prima della conclusione delle Olimpiadi”.
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