Il calciomercato della Roma sta entrando nel vivo e sarà movimentato in ogni settore del campo, dalla porta all’attacco
Cosmopolita e variegato, il calciomercato della Roma fa parlare di sé un po’ in ogni zona del mondo.e tra Europei e Copa America, d’altronde, è inevitabile che I giallorossi seguono, o vengano semplicemente accostati, calciatori provenienti da ogni nazionalità. L’arrivo di Florent Ghisolfi, come era facilmente prevedibile, ha fatto della Francia l’epicentro delle voci di mercato riguardanti il club capitolino. Alcune sono anche giustificate dai fatti, come l’offerta recapitata dal nuovo direttore tecnico romanista al Rennes per Enzo Le Fée.
Pensare tuttavia che i radar giallorossi siano orientati quasi esclusivamente sulla Ligue 1 sarebbe oltre modo riduttivo. Tra algoritmi e database, infatti, per accontentare le richieste di Daniele De Rossi la caccia ai profili idonei viene fatta in tutta Europa, ma anche in Sudamerica e in altri paesi. Il Brasile, in particolare, resta una fucina di talenti interessanti, alcuni dei quali militano già da diversi anni nel Vecchio Continente.
Roma su Gabriel Sara, Ghisolfi ha un tifoso in più
Nella regione di San Paolo, dirigenti e stampa locale stanno seguendo con grande attenzione gli sviluppi dell’interessamento giallorosso nei confronti di Gabriel Sara. Il San Paolo, infatti, nel contratto di cessione al Norwich City ha inserito una percentuale sulla futura rivendita pari al 10% e spera di poter incamerare denaro fresco già nel corso di questa campagna trasferimenti.
“Gabriel Sara aveva fatto una buona stagione già nel 2022/23, ma questa appena terminata è stata ancora migliore. C’è dunque questa aspettativa di incassare qualcosa”, ha detto il dirigente paulista Carlos Belmonte al canale “Arnaldo e Tirone”. Ma c’è di più, secondo il sito ‘saopaulosempre’, infatti, tra Crystal Palace e Roma, il club brasiliano preferirebbe un approdo del centrocampista mancino in giallorosso, per ottenere ancora più soldi tramite il meccanismo di solidarietà della Fifa. Tra aquile e lupi, dunque, anche in Brasile si fa il tifo per i secondi.