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Lascia la Roma per la Champions: svolta Belotti in Serie A

Giungono novità in merito all’avvenire di Andrea Belotti, il quale rientrerà temporaneamente nella capitale all’apertura del calciomercato

Al netto delle numerose lacune che verranno generate dai trasferimenti in uscita, in questo momento le attenzioni dei vertici dell’AS Roma sembrano essere rivolte in particolare ad un ruolo, su cui i tifosi ripongono aspettative più che legittime.

Il rientro di Romelu Lukaku a Londra, quello di Sardar Azmoun a Leverksusen e la probabile partenza di Tammy Abraham, rendono più urgente che mai la necessità di osservare con cura le possibilità offerte dal mercato in termini di centravanti, così da giungere all’apertura della sessione estiva con le idee chiare anche in quanto alle possibilità economiche dei giallorossi.

Andrea Belotti (Ansafoto) – Asromalive.it

Nonostante quanto appena detto potrebbe far pensare il contrario, a luglio DDR non si ritroverà orfano di centravanti, poiché avverrà un rientro che in molti avevano dimenticato. Si tratta del Gallo Belotti, la cui dimenticabile e breve avventura alla Fiorentina si è ormai conclusa. Il prestito oneroso di sei mesi non ha poi convinto i fiorentini ad investire realmente sull’ex Toro, che farà ritorno a Trigoria proprio il primo luglio, all’apertura del mercato estivo.

Tuttavia, le caratteristiche e il dubbio stato di forma del Gallo sembrerebbero poco compatibili con le velleità del Comandante di Ostia e, di conseguenza, una sua partenza appare inevitabile. In tal senso giungono nuove indiscrezioni sulle mosse dell’agente di Belotti, il quale avrebbe tentato di intavolare una clamorosa trattativa.

Belotti all’Inter? I nerazzurri verso il rifiuto

La Roma non è certamente l’unica big italiana a cui occorre rintracciare sul mercato uno o più centravanti, visto e considerato che gran parte della parte sinistra della classifica si prepara a profonde rivoluzioni in termini di organico a disposizione. Tra le tante spicca senza dubbio la corazzata nerazzurra di Simone Inzaghi, la cui raffinatezza in termini di routine tattiche ha permesso al tecnico piacentino di dominare la massima lega italiana con particolare disinvoltura.

I lombardi dovranno tuttavia fare attenzione, poiché, in seguito al frenetico valzer di panchine in atto nel bel paese e ai conseguenti restyling delle rose, è probabile che gli uomini di Inzaghi non riusciranno più a passeggiare tra le macerie come avvenuto nella stagione appena conclusasi.

Simone Inzaghi (Ansafoto) – Asromalive.it

Ecco dunque che appare di primaria importanza il rafforzamento del gruppo, anche e soprattutto in vista di una stagione pregna di appuntamenti (il nuovo format della Champions League causerà  un aumento delle partite da giocare). Conscio di tale necessità – secondo quanto riportato da Interlive.it – l’agente del Gallo avrebbe in mente di proporre il proprio assistito a Marotta e Ausilio.

Unico ostacolo? Beh… le qualità di Belotti non sembrerebbero coincidere con particolare precisione (per non dire affatto) a quanto Simone Inzaghi avrebbe richiesto. Difatti, l’ex allenatore della Lazio si sarebbe preoccupato di pretendere una seconda punta in grado di smistare sulla trequarti e, soprattutto, di superare l’uomo, così da creare superiorità numerica all’interno dello svolgimento della manovra offensiva. Due caratteristiche che, solitamente (per non dire sempre), appartengono a calciatori particolarmente dotati sul piano squisitamente tecnico, ovvero proprio quello su cui il Gallo pecca da sempre.

Leonardo Marcucci

Laureando in Lettere, la mia infanzia si è consumata in una piacevole convivenza tra calcio e cinema. Tuttavia, a differenza di molti, nel mio caso la scrittura non è mai stata un piacevole ripiego ad una sfumata carriera da calciatore o regista, ma, al contrario, l’obiettivo è sempre stato chiaro e univoco: diventare un giornalista. Affetto da una grave patologia che mi impedisce di assistere ad una qualunque manifestazione umana, senza ritrovarmi a fare ordine tra una sequela di analisi e conseguenti giudizi (alle volte dissonanti tra loro), ho sempre individuato nel giornalismo la pratica più proficua e stimolante per tentare di unire l’utile al dilettevole.

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