Mourinho stende i Friedkin. Sono passati sei mesi ma certe ferite sembrano non volersi rimarginare. E quel ricordo che fa decisamente male.
L’esonero sembra avergli macchiato l’anima. Forse non se lo aspettava, anche se i risultati non erano dalla sua parte. Non si attendeva che la proprietà della Roma, che lui stesso ha poi definito poco competente, lo mettesse alla porta come l’ultimo dei tecnici.
Eppure è stato così. I Friedkin hanno deciso di esonerare José Mourinho ed hanno affidato la Roma a Daniele De Rossi. Hanno deciso un repentino cambio di rotta poiché la situazione, sotto ai loro occhi, pareva non più gestita nella maniera migliore, e non più gestibile da un tecnico che pareva aver perso ‘il controllo’.
Ora il tecnico portoghese è pronto ad una nuova avventura. Dall’Italia alla Turchia. Dalla Roma al Fenerbahce. Un nuovo campionato, nuovi stimoli ed il desiderio di ritornare protagonista. La prima stagione in giallorosso lo aveva forse fatto sentire come ‘un intoccabile’.
Lo Special One non poteva, e non doveva, essere esonerato, poiché nessuno, secondo la sua visione, avrebbe poi potuto fare di meglio. Nel pre-gara di Portogallo-Croazia, José Mourinho è tornato a parlare della Roma. Lo ha fatto a ‘RTP‘.
Attacco frontale alla Roma
Mourinho, da sempre, non ha freni. Parla senza timore di essere smentito. Le sue parole non troveranno certo tutti concordi, eppure le ha espresse con solita piena, e fiera, convinzione.
“Ciò che mi ha fatto accettare è che mi mancava giocare per vincere. Allenarci per vincere. Alla Roma non giocavo per vincere. La Roma ha giocato per vincere perché dici che se ci sono io gioco sempre per vincere, ma non è così. Tanto che quando me ne sono andato fino alla fine del campionato non è cambiato nulla“.
Quasi inevitabile la frecciata alla dirigenza giallorosa e a chi si è accomodato al suo posto in panchina. Mourinho è felice di allenare il Fenerbahce poiché ora potrà lottare per il titolo: “ed è una cosa che mi motiva. Non ce l’avevo più alla Roma, mi manca non poter perdere punti e dover giocare sempre per vincere“.
Chissà come leggeranno ora queste parole le inconsolabili ‘vedove’ dello Special One.