Un nuovo presunto caso di calcioscommesse è pronto a scuotere il bel paese. In corso le indagini della Procura della Figc
La stagione appena trascorsa ha visto tornare particolarmente in auge il tema del calcioscommesse, mai realmente sepolto all’interno della cronaca e della memoria nostrana. Un fenomeno da sempre oggetto di indagini e faticose lotte normative, con lo scopo di disincentivare una pratica che mina alle fondamenta la passione più viscerale del popolo nostrano.
Vendersi una partita è qualcosa che tendenzialmente avviene più di frequente nelle leghe minori (dove i controlli ma soprattutto i salari dei calciatori spingono questi ultimi a tentare di gonfiare i propri compensi), ma a volte, come in questo caso, tale illecito si può verificare anche nelle leghe più blasonate.
Bellomo indagato per calcioscommesse, il Bari trema
Questa volta è stato il Bari, già afflitto da una serie di vicissitudini di varia natura, il protagonista di un episodio spiacevole, causato da un calciatore nato e cresciuto nel capoluogo pugliese. Stiamo parlando di Nicola Bellomo, centrocampista cresciuto nelle giovanili del Bari, militato in svariate società in giro per il bel paese e riapprodato da due anni nel suo club d’origine. Come riportato sulla versione cartacea di Tuttosport, Bellomo sarebbe al centro di un indagine della Procura Federale della Figc.
L’elemento scatenante di tale inchiesta sarebbe stato un flusso di scommesse a dir poco sospetto avvenuto in un agenzia di Bari, dove una gran quantità di denaro sarebbe stato puntato su un improbabile evento, poi verificatosi nel corso del match tra Ternana e Bari. La giocata in questione riguardava l’espulsione di Bellomo e, nel caso in cui questa si fosse verificata, gli scommettitori avrebbero incassato ben 24 volte la somma scommessa.
Il trequartista biancorosso, sul tramonto del match, avrebbe aggredito dalla panchina un raccattapalle, attirando l’attenzione dell’arbitro Penna e procurandosi una sonora espulsione. Il giudice sportivo avrebbe poi confermato un turno di squalifica, aggiungendo un ammenda di cinque mila euro. Nel corso delle prossime settimane i giudici valuteranno con cura l’accaduto, per decretare o meno se Bellomo fosse direttamente coinvolto all’interno del presunto illecito. Nel caso in cui si dovesse confermare la presunta violazione delle norme, a pagarne le conseguenze sarebbe anche il Bari, che si troverebbe a scontare una decurtazione di punti.