Nel corso di un’intervista Paulo Dybala svela numerosi retroscena di calciomercato e, soprattutto, le proprie intenzioni per il futuro
Le numerosi voci che descrivono un avvenire precario rispetto alla permanenza di Paulo Dybala nella città eterna sono alimentate in particolare dalla fantomatica clausola presente nel contratto del fuoriclasse argentino, secondo cui nel caso in cui una società estera dovesse versare nelle casse della Roma la misera cifra di 13 milioni di euro i giallorossi si ritroverebbero costretti a lasciare il via libera alla Joya, che a quel punto dovrebbe semplicemente valutare personalmente se lasciare il centro sportivo Fulvio Bernardini.
Nel corso di una recente intervista il fenomeno in maglia numero 21 ha manifestato con chiarezza le sue sensazioni sulla possibilità di trasferirsi fuori dal bel paese.
Il fantasista giallorosso fornisce una serie di elementi emotivi che potrebbero rappresentare il principale criterio per scegliere cosa fare nel prossimo futuro: “Sono in Italia da quasi 12 anni e mi sto divertendo moltissimo. È difficile per me immaginarmi fuori dall’Italia, perché sono cresciuto e sono diventato un uomo qui. L’Italia mi ha dato tutto. Sarebbe difficile andarsene, ma ovviamente c’è sempre la curiosità e ci si chiede come andrebbe in campionati altrettanto buoni come la Liga e la Premier League, dove ci sono grandi squadre e grandi giocatori“. Parole di affetto per il bel paese, da cui pare che difficilmente si distaccherà, a meno di offerte particolarmente in linea con quella innegabile curiosità di giocare in un altro top club e in un’altra top lega europea.
Parlando proprio di occasioni per lasciare l’Italia, Dybala ha svelato che, tre le varie offerte ricevute nel corso degli anni, quelle più succulente sono giunte nel corso dell’estate di 5 anni fa: “Quell’estate ricordo che ci fu un approccio da parte del Manchester United e anche del Tottenham, ma fu più il Manchester perché la Juve voleva fare quel trasferimento. Era la stagione in cui la Juve aveva ingaggiato Sarri, quindi parlai con lui per capire se davvero non mi voleva nella squadra. Dopo la nostra conversazione, la mia intenzione era di restare. Non volevo andarmene. Volevo restare perché ero felice. Quello fu il mio anno migliore“.
Dybala parla poi della sua esperienza a Roma e degli obiettivi per il futuro: “Ho vinto. Ho perso. Le sconfitte in quelle finali europee sono i miei rimpianti. Non ho vinto una Champions League o una Europa League, ma sarà sempre il mio obiettivo. Voglio vincere tutto quello che posso con la Roma. Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta“. Ecco anche un resoconto finale sulla stagione giallorossa: “Avevamo la squadra per finire più in alto. Abbiamo giocato molto bene a volte, ma siamo arrivati sesti, quindi, a livello di gruppo, non sono molto soddisfatto di quello che abbiamo fatto. Potevamo fare di più“.
Infine su De Rossi: “Spero che abbia una carriera di successo come allenatore e che possa rimanere in Europa a lungo, vincere trofei, costruire grandi squadre e continuare a fare bene come sta facendo, perché se lo merita“.
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