Emergono nuovi possibili disordini burocratici per uno dei club più importanti e influenti della Serie A. I tifosi tremano
Sembrerebbe oramai impossibile godersi un anno di Serie A senza venire a conoscenza di alcuni torbidi movimenti finanziari compiuti da una delle big. I club che dominano la parte alta della classifica sono ormai delle complesse aziende, la cui gestione è spesso nascosta dietro uno spesso strato di opacità, in netto contrasto con la trasparenza che FIGC e Abodi – ministro per lo sport e i giovani – desidererebbero per la massima lega italiana.
Non è un caso che dietro l’angolo ci sia la formazione di una commissione appositamente assemblata dal ministero per monitorare costantemente gli sviluppi finanziari di una società.
Questa volta sotto la lente d’ingrandimento ci è finita l’Inter di Simone Inzaghi, da poco passata dalla proprietà Suning a quella Oaktree. I nerazzurri hanno conquistato lo scudetto con svariate giornate di anticipo, a causa di uno schiacciante dominio sul piano squisitamente calcistico, ma, sfortunatamente, nel calcio contemporaneo non esiste soltanto l’erba del grande rettangolo verde, 22 uomini e un pallone, ma vi sono una serie di retroscena burocratici-finanziari che potrebbero persino cancellare quanto assemblato con fatica da Simone Inzaghi.
Passaggio di quote non comunicato: l’Inter rischia grosso
Recenti indiscrezioni riportate dal Corriere dello Sport starebbero descrivendo un contesto a dir poco nebuloso per quanto concerne i trasferimenti di quote societari avvenuti in casa nerazzurri nel corso degli ultimi anni.
Pare infatti che il 31% delle quote azionarie che compongono l’Inter sia passato già nel 2021 da LionRock all’attuale proprietà Oaktree (oggi detentrice del 99% dell’intera fetta), il che avrebbe obbligato, secondo quanto recitano le norme federali, la precedente proprietà Zhang a comunicare il passaggio di quote (da comunicare sempre per trasferimenti di quote superiori al 10%).
Ciò non sarebbe avvenuto e, adesso, si inizia persino a ipotizzare l’adozione di pesanti penalizzazioni per i nerazzurri, in grado di far vacillare lo scudetto da poco inserito in bacheca. C’è comunque da evidenziare come, secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, in questo momento non risulti alcun reale illecito agli occhi della FIGC, poiché l’operazione sarebbe avvenuta nell’ambito del libero mercato.