Giunge il verdetto sulle sorti dell’AS Roma in Europa. È stata la sfida tra l’Atalanta di Gasperini e il Torino a fornire la sentenza defintiva
De Rossi lo aveva detto prima della certezza matematica… ma, in effetti, con un’Atalanta in tale stato di grazia e in assenza di un vero e proprio turn over svolto da Gianpiero Gasperini nella sfida con il Torino di Juric, sarebbe stato davvero poco saggio e fin troppo ottimistico sperare nel quinto posto della Dea. Adesso, con la matematica certezza del quarto posto per i bergamaschi, il sogno Champions per la Roma è davvero sfumato.
La prevedibile evaporazione del sesto posto in Champions non pesa tanto in termini di voto finale della stagione giallorossa – anche e soprattutto visti i numerosi disordini che hanno colpito il club -, quanto più nell’ottica di risultare appetibili per eventuali innesti estivi. La Roma si prepara infatti ad un convinto restyling della rosa, che avrebbe innegabilmente giovato di reputazione e capitali provenienti dalla qualificazione in Champions.
La Dea non perdona, niente Champions per De Rossi
I protagonisti della lezione di calcio andata in onda al Gewiss Stadium alle 18 di oggi sono sempre gli stessi… Prima Scamacca, poi Lookman e il Torino è per terra già al termine della prima frazione di gioco. Aver centellinato l’utilizzo di Gianluca Scamacca e Ademola Lookaman per l’intera stagione, per poi trasformarli in titolari inamovibili nelle fasi più delicate della stagione, sembrerebbe aver ripagato abbondantemente il tecnico originario di Grugliasco, il quale ha sguinzagliato e consacrato una coppia d’attacco semplicemente devastante.
La qualità palla al piede è il comun denominatore che li lega, ma se da una parte abbiamo la rapidità e l’agilità dell’inglese, dall’altra ecco la stazza del romano a compensare le ‘mancanze’ del compagno. Due pedine complementari, che se inserite in un contesto frizzante e propositivo come quello nerazzurro non lasciano scampo agli avversari.