Roma-Genoa, da Lukaku all’infortunio di Dybala e la squadra del futuro: le parole di De Rossi.
“Mi sono arrabbiato con me stesso per un errore di comunciazione: non avevo detto al mio collaboratore di farlo scaldare ma pensavo di averlo fatto. Nelle ultime partite avevamo subito troppe ripartenze e avevamo pensato di giocarla in questo modo. Abbiamo creato occasioni e tirato diverse volte dal limite, senza mai prendere la porta. Loro si sono giustamente la gara come se fosse una gara della vita, mi piace questa cosa e in Italia stiamo cambiando. I ragazzi hanno un cuore gigante, con la zampata del campione che ci permette di salvarci”.
“Io farà quello che posso per rendere questa squadra mmigliore. Ogni anno l’allenatore si siede con dirigenza e presidenza: farà questo. Ci sono certamente paletti e budget da rispettare, non ne abbiamo parlato ancora ma lo faremo cercando di rendere la Roma una squadra da piazzamenti ancora più nobili. Io penso che come valori la Roma deve provare ad arrivare tra le prime quattro: non che sia facile o dovuto, anche perché non è semplice fare la corsa su una delle tre che ci stano sopra, con un Bologna super e tante squadre forti che ci stanno sotto. La Roma nella sua storia ha mantenuto quel piazzamento per tanti anni: non è impossibile tornare a quella dimensione lì. Dipende da come giochi, dalla continuità, da come giochi e da come costruisci la squadra”.
“Pensavamo mettessero Gudmundsson da mezzala, è uno di quei giocatori che ti fa correre sempre indietro e pensavamo che con maggiore densità potessimo avere un blocco squadra più corto. Il primo tempo non è stato meraviglioso, ma siamo stati poco qualitativi nell’ultima conclusione e abbiamo giocato spesso su Lukaku. Hanno fatto una grande partita con la Lazio, hanno fatto punti col Milan. All’andata ci fu una partita a senso unico con quattro gol”.
“Ho mille nomi in testa, perché non sono abituato e mi chiamano tremila procuratori al giorno. Mi guardo intorno ma per fortuna avevo tanti impegni calcistici ai quali pensare. Non avevo ancora tanto interesse a cercare profili ma un po’ di sano scouting lo abbiamo fatto. Arriverà un DS che ha certamente tanti nomi, ma ho ben chiare le caratteristiche di cui ha bisogno questa rosa. In base a chi andrà via e chi rimarrà, potremo capire quali siano i profili giusti, vedendo come incastrarli nella squadra”.
“Questa è una rosa forte e che ha pochi giocatori che dribblano o di grande gamba sull’esterno. Ricordiamo la fatica fatta con Frimpong: va aggiunta questa caratteristica che manca ora come ora. Bisogna valutare chi vorrà o non vorrà rimanere: non ho parlato ancora nel dettaglio e sarebbe prematuro avanzare richieste”.
“Dybala stava benissimo e si era allenato bene negli ultimi due giorni. Lo ho tolto solo per un discorso tattico, ho preferito mettere Kristensen per stare bassi e soffrire, con un giocatore con maggiore attitudine difensiva”.