Tiago Pinto torna a parlare della sua esperienza dirigenziale alla Roma difendendo a sorpresa un’operazione in entrata che si è conclusa in flop. Ecco le parole dell’ex general manager giallorosso.
Tiago Pinto torna sull’esperienza alla Roma dopo l’addio di inizio febbraio. Le strade tra il club giallorosso ed il dirigente lusitano si sono chiuse al termine della sessione invernale di calciomercato, dove c’è stato anche l’esonero di José Mourinho. Prima del ribaltone in panchina, deciso a metà gennaio dalla presidenza Friedkin, la società giallorossa aveva annunciato il futuro divorzio dall’ex Benfica. Mentre la proprietà statunitense sembra aver sciolto le riserve sull’erede del portoghese, è lo stesso Tiago Pinto a lanciare un’ultima provocazione tornando indietro nel tempo.
Tre anni è durata l’esperienza di Tiago Pinto alla Roma, un triennio tra luci ed ombre, con la conquista della Conference League come apice dell’avventura nella Capitale. Agli arrivi di giocatori stellari, come Paulo Dybala o Romelu Lukaku, hanno fatto da contraltare movimenti in entrata poi rivelatisi flop in giallorosso. I numeri non mentono e posizionano nella seconda categoria il centrocampista portoghese Renato Sanches, arrivato in prestito questa estate dal PSG. Pinto ci ha sempre messo la faccia nell’operazione, assumendosi tutte le responsabilità di un colpo che non verrà sicuramente ricordato con entusiasmo dalla piazza giallorossa.
Calciomercato Roma, Renato Sanches ossessione di Tiago Pinto: “Mancanza di fiducia”
La stagione del classe ’97 è stata un vero flop alla Roma, certificato dai numeri. Il centrocampista ha raccolto appena 12 presenze con un gol all’attivo ed il suo ritorno al PSG è una pura formalità in vista della prossima stagione. Ma Tiago Pinto continua a difendere l’operazione a centrocampo, palando così ai microfoni di Channel 11, canale della Federcalcio portoghese.
Ecco le parole di Pinto: ” Il problema di Renato Sanches? E’ la mancanza di fiducia, legata ai tanti infortuni che lo hanno afflitto.” Sull’arrivo del connazionale a Roma: “Ancora oggi vengo molto criticato per averlo preso a Roma, le cose non sono andate bene per noi, ma il mio affetto nei suoi confronti e le mie aspettative restano alte.”