Partita sospesa, UFFICIALE: la decisione dell’arbitro
Partita sospesa, UFFICIALE: è arrivata la decisione dell’arbitro dopo dei fattacci successi in tribuna. Ecco quello che è successo e che ha portato allo stop
Doveva essere una domenica di divertimento, tra bambini, tutti attorno ad un pallone. Che sappiamo benissimo quanto unisce. Che sappiamo benissimo come cambia la vita di molte persone. Eppure, non è stato così. Perché è successo qualcosa che va oltre l’immaginazione.
La storia – riportata da tuttocampo.net che riprende un articolo de La Stampa di Torino – è da censura. Una storia che mai avremmo voluto raccontare e che invece siamo qui a fare. Non parliamo né di un match di professionisti, e nemmeno di un campionato dilettantistico, ma di una partita del campionato giovanile Esordienti, quindi di ragazzini nati nel 2012, che si sono ritrovati in mezzo ad una situazione che ha visti coinvolti i genitori. Una rissa, scatenatasi sugli spalti, che ha portato alla sospensione della partita.
Partita sospesa dopo gli scontri, bambini in lacrime
Il match in questione era quello tra Garessio e Pedona Borgo San Dalmazia: sospeso a metà per via dei tafferugli che si sono scatenati sugli spalti. I piccoli calciatori, viene svelato, sono stati immediatamente turbati dall’accaduto e si sono messi a piangere. E l’arbitro, giustamente, anche se non a cuore leggere, ha preso la decisione di sospendere il match in maniera definitiva per salvaguardare i piccoli che erano in campo. E che volevano solamente divertirsi. Ma tutto questo non è stato possibile.
La decisione del giudice sportivo è stata quella di ripetere la partita perché “la sospensione avrebbe penalizzato solo i giovani atleti, che non hanno potuto completare il loro impegno sul campo. Inoltre, entrambe le società coinvolte sono state multate di 50 euro per il comportamento dei loro sostenitori“. Ma già un club ha fatto capire che non ci sono le condizioni per ripeterla. Quindi vedremo quello che succederà. Una situazione davvero incredibile.
Giuseppe Mustica
Classe '88, nato e cresciuto in Calabria, seguo da sempre lo sport e in particolare il calcio, ma sono innamorato anche del ciclismo. Mi piace raccontare i fatti, annusando la notizia e verificandola. E ovviamente seguo la Roma, anche quella femminile