Mourinho svela l’errore più grande. Passano le settimane, i mesi eppure l’addio alla Roma è una ferita difficile da rimarginare. Anche per il Number One.
Sarà il fascino della Città Eterna e l’amore avvolgente del popolo giallorosso. Sarà per via dell’età che inizia a ‘crescere’ e a smuovere emozioni per decenni bandite perché segno di evidente debolezza agli occhi degli altri. Saranno infinite le motivazioni che rendono impossibile dimenticare la breve, ma intensissima, esperienza di José Mourinho sulla panchina della Roma.
Sicuramente indimenticabile, esattamente come inaccettabile, dal suo punto di vista, è stata la maniera con la quale è stato allontanato dalla squadra giallorossa. Una società ‘poco competente’ è stata la definizione più gentile del Number One. Ora, la ‘sua’ Roma, la osserva da lontano e non potrà non notare quanto la Roma di Daniele De Rossi giochi meglio ed ottenga risultati che la ‘sua’ Roma non era più in grado di ottenere.
Ma questa verità il tecnico portoghese non l’ammetterà mai. Number One fino alla fine. Il tramonto romano ha colori unici al mondo, come la passione, forte e pervasiva, della Curva Sud della Roma. Per quella passione ha inghiottito rospi amari che soltanto adesso riesce a tirare fuori. Con non poco rimpianto.
Quanto sia stata importante per José Mourinho l’esperienza sulla panchina della Roma lo testimonia un’intervista rilasciata in Corea e pubblicata sul canale YouTube di EA Sports. Anche in questa intervista, lontanissima dalla Caput Mundi, il tecnico portoghese è ritornato a parlare della Roma.
Un rapporto intenso conclusosi, per il tecnico portoghese, nella maniera peggiore. Un esito negativo che ha fatto emergere il rimpianto più grande: guidare la nazionale del suo paese natale: il Portogallo. Per due volte la conduzione della nazionale lusitana è stata ad un passo:
“Credo di essermi emozionato quando non accettato l’ultima, perché ho deciso di restare alla Roma e penso di aver fatto un errore. Perché ora il Portogallo ha una squadra fantastica, una delle migliori, tra le prime cinque. Lo sapevo, ma mi sentivo in grande connessione con la Roma, i suoi tifosi, quindi non ho voluto prendere quella decisione“.
La nazionale portoghese e la Roma. Due passioni forti che si sfidavano. Entrambe volevano José Mourinho. Il Number One ha scelto d’istinto, sposando, e buttandosi a pesce, nella passione giallorossa. A distanza di tempo, e vedendo come è andata a finire, il tecnico portoghese rimpiange quella scelta.
Per la prima volta nella sua carriera, forse, il cuore ha prevalso sulle valutazioni economiche, tecniche e tattiche. Ci piace pensare che sia andata così.
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