Rivoluzione Roma, il nuovo progetto con De Rossi passa per l’addio di Karsdorp e non solo. La lista è già piena,
Il nome di Kasrdorp riecheggia in modo quasi tormentoso in una Capitale che ha ieri assistito ad un’importante sconfitta contro il Bayer Leverkusen, in grado di congelare e lenire quel grido di avanzo reclamato dalla Curva Sud e da una piazza intera, almeno fino a giovedì prossimo. La Roma, ora, sa bene di giocarsi tantissimo in soli sette giorni, con quel doppio incrocio Juventus e Atalanta che perimetrerà un ritorno in Germania difficile ma dall’esito non necessariamente scontato.
Fondamentale, giunti a questo punto, restare, dunque, concentrati su un presente che ha ancora tanto da dire e offrire, soprattutto ai fini degli apparecchiamenti futuri e di un nuovo percorso da catalizzare ufficialmente con De Rossi dopo il primo e ad ogni modo importante operato di questi primi mesi di rientro in quel di Trigoria. Restando proprio sulla coesistenza presente e futuro, il nome di Karsdorp, come detto, è sicuramente tra i più attuali, alla luce di quell’infortunio concettuale, prima che tecnico e di concentrazione, che ha certamente complicato una partita già difficilissima per sé e i propri compagni di squadra.
Ecco, dunque, che il terzino olandese torna ad essere un punto interrogativo, circa il quale già non nobilissimi segnali erano giunti negli anni addietro, come ricordano prestazioni non sempre all’altezza e una frizione con Mourinho rientrata e dimenticata dai tifosi e dallo stesso tecnico solamente con il tempo. Se a ciò si aggiunge quell’applauso da un sapore non chiaro e, forse, imperniato di ironia, si comprende bene come il contratto in scadenza nel 2025 funga quasi da sentenza per un addio in estate quasi annunciato.
La Roma, come scrive Francesco Balzani, è ovviamente disposta a liberarsene, previa una sua accondiscendenza verso una riduzione dell’attuale stipendio di 2.2 milioni di euro annui. Insieme a lui, tanti altri nomi sono ormai destinati a lasciare la Capitale: restando sulle fasce, resta prevedibile un ritorno alla base di Kristensen, così come l’uscita a zero di uno Spinazzola rispolverato da De Rossi ma ben lungi da discorsi relativi a rinnovi contrattuali.
Oltre ai saluti già scontati di Rui Patricio (anche lui a zero) e di Renato Sanches, la medesima fonte evidenzia come restino da valutare anche altri scenari, con Aouar che potrebbe fungere da plusvalenza sicura e un Chris Smalling che ha già ricevuto in passato avances dalla Premier e dall’Arabia. Anche Abraham, certamente non tra gli encomiabili di Roma-Bayer, potrebbe ormai aver fatto il suo tempo a Roma.
A un anno di distanza da un infortunio che ne ha bloccato una cessione che figurava ormai all’orizzonte, l’addio del numero 9 potrebbe concretizzarsi al fronte di un’offerta di circa 25 milioni di euro. Giusto pensare al presente, per ora, poi, in estate, sarà rivoluzione.
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