Dal sogno Champions League all’incubo della retrocessione dopo la denuncia ufficiale. Il club rischia forti sanzioni per frode fiscale.
Appello ufficiale alla UEFA e rischio retrocessione per il club che è ad un passo dalla prima, e storica, qualificazione in Champions League. La squadra coinvolta potrebbe passare dal paradiso europeo all’inferno legale, fino alla retrocessione che avrebbe del clamoroso. Ad emergere è una presunta frode fiscale in un acquisto in entrata nella scorsa sessione di calciomercato estivo. La firma in attacco, che ha sfondato il tetto economico come acquisto più costoso per il club, rischia di costare caro a fine stagione.
Riflettori accesi sul Girona in Liga, la squadra biancorossa è stata autentica rivelazione del campionato spagnolo. Ad inizio stagione aveva anche conquistato la vetta in solitaria della Liga, salvo poi arrendersi allo strapotere del Real Madrid, che come il Barcellona ha già conquistato matematicamente il posto in Champions League. La squadra biancorossa è vicinissima al traguardo storico della prima partecipazione alla massima competizione europea, ma secondo quanto emerge dall’Ucraina potrebbe tutto andare in fumo per i catalani al termine della stagione.
A svelare il retroscena che rischia di costare caro al Girona è stato l’avvocato Evgeniy Kuzmin, che si è rivolto alla UEFA per denunciare diverse irregolarità nella firma di Artem Dovbyk, attaccante passato lo scorso anno dal Dnipro alla squadra catalana.
Il legale, tramite il sito ucraino ‘Sportarena’, punta il dito sull’operazione estiva in attacco. Ecco le parole dell’avvocato: “Confido che gli organi competenti dell’UEFA, ai quali ho presentato un reclamo, indagheranno su queste violazioni e prenderanno una decisione giusta e appropriata. Spero che la Federcalcio ucraina presti attenzione a questa questione.”
Ecco l’analisi dell’operazione nel dettaglio: “Tutti i pagamenti devono essere effettuati esclusivamente su conti bancari ucraini. Se parliamo di diritto sportivo, il calciatore è registrato come cliente di un’azienda ucraina di Lyndovsky (suo procuratore, ndr). E solo questa organizzazione ha il diritto di accettare pagamenti per Artem Dovbyk” ha indicato Kuzmin. “Non è chiaro quali documenti siano stati utilizzati per effettuare i pagamenti per i servizi di agenzia a un’azienda estone registrata a nome di un agente ucraino. Ha anche registrato una residenza personale nella Repubblica di Estonia, vivendo stabilmente e avendo la sua residenza principale ed esclusiva solo in Ucraina.”
“L’UEFA potrebbe infliggere sanzioni a Girona, Dnipro e all’agente Lyndovsky. A livello di club, questo potrebbe tradursi in una multa significativa, la revoca della licenza e l’esclusione dal campionato nazionale e dai tornei europei.”
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