Un calciatore è stato letteralmente avvertito dalla moglie, che gli ha consigliato di evitare di andare a giocare a Roma, per via di un cattivo presagio
Mentre la città eterna viene invasa da un diluvio che avrà fatto sentire a casa i ragazzi di Xabi Alonso, la Roma di Daniele De Rossi mette a punto gli ultimi dettagli della delicata sfida da consumare contro l’imbattuto (“ma non imbattibile”) Bayer Leverkusen, pronto a ribadire la propria reputazione anche in questa semifinale di andata, programmata per le 21 di questa sera allo stadio Olimpico.
Il gruppo di Alonso, come manifestato nelle interviste effettuate una volta atterrati nella capitale, sembra covare un profondo sentimento di ripicca nei confronti dei giallorossi, anche e soprattutto poiché, ad esclusione dell’allenatore in panchina, svariati componenti della rosa giallorossa erano in campo un anno fa, quando Mou & co. preclusero ad Alonso la finale di Europa League.
All’epoca Mourinho scelse di contrastare la frizzantezza del sistema di gioco e degli interpreti rossoneri chiudendosi in difesa con il lucchetto, ma questa volta in panchina (in realtà crediamo di non averlo mai realmente visto seduto) c’è DDR e, di conseguenza, il tenore tattico della partita sembrerebbe essere diametralmente opposto.
In molti sui social stanno supplicando DDR di non giocare faccia a faccia contro la corazzata rossonera di Alonso, memori anche della strategia tanto antiestetica, quanto efficace, che permise ai giallorossi di giungere alla finale con il Siviglia. In tutto ciò, c’è chi, all’interno della rosa del Leverkusen, sentirà più degli altri la partita, che potrebbe rappresentare in tutto e per tutto un momento di rivincita sia per il club, ma anche per se stesso.
Si tratta naturalmente di Robert Andrich, centrocampista tedesco classe ’94, che lo scorso anno, proprio durante il match con i giallorossi, subì un grave infortunio al metatarso sinistro. Andrich si è concesso ai microfoni di Kicker.de, parlando delle sensazioni che lo stanno attraversando e, soprattutto, confessando le parole pronunciatogli dalla moglie: “Non puoi impedirti di ripensare a quel giorno, soprattutto quando sei lì. È del tutto umano e del tutto normale. Non credo che ci penserò nemmeno durante la partita. Mia moglie ha detto: ‘Non voglio che giochi a Roma. Ho un cattivo presagio’. Ma questo non sarà un problema”.
Il centrocampista rossonero entra poi nel merito calcistico della sfida, evidenziando la profonda rivoluzione apportata da Daniele De Rossi, nei confronti di quella Roma che stese il Leverkusen lo scorso anno: “Progredire adesso non significherebbe solo arrivare in finale, ma sarebbe anche una piccola soddisfazione, anche se lo stile di gioco della Roma è un po’ cambiato. Quella sconfitta contro la Roma è stata brutalmente dura, ma allora avevamo giurato a noi stessi che avremmo fatto il passo successivo la prossima stagione. Questa è stata la nostra motivazione dopo quest’eliminazione molto dolorosa. Secondo il motto: Quest’anno faremo meglio per andare avanti e ora abbiamo la possibilità di farlo”.
Andrich conclude: “Naturalmente è una grande motivazione farlo quest’anno. Ma sarebbe sbagliato entusiasmarsi. Questo però non mi preoccupa. I ragazzi sono pronti, i ragazzi hanno sicuramente voglia di vendetta. Ma ce la faremo da squadra, per non lasciarci trasportare troppo”.
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