Fallo Renato Sanches-Kvaratskhelia e rigore Napoli, l’arbitro Sozza ha cambiato idea: ecco la ricostruzione di Open Var.
Continua il percorso della Roma in un finale di stagione che ha ancora tanto da dire e offrire, come ben restituisce una classifica dinamica e che vede accomunate in pochi punti una manciata di squadre ancora in piena corsa per un posto in Champions League. La giornata calcistica odierna, da tale punto di vista, poteva rivelarsi profondamente indicativa, anche alla luce dei delicati incroci che attendono la squadra di De Rossi nelle prossime settimane.
Ecco, dunque, che nel delicato incrocio di Napoli erano insiti plurimi significati per i giallorossi, unitamente per la squadra di Calzona, all’ultima spiaggia per un disperato inseguimento ad una Champions ormai sempre più lontana. Il pareggio targato Abraham ha permesso, alla fine, di tenere a debita distanza Kvaratskhelia e colleghi, che erano stati bravi a ribaltare una partita indirizzata sui binari giusti dal bel rigore di Paulo Dybala.
Fallo Renato Sanches su Kvaratskhelia, Sozza aveva deciso: “Intreccio di gambe”
Turning point del match, in particolar modo, pareva poter essere la realizzazione di Osimhen dal dischetto, di pochi minuti successivi al fortunoso ma ricercato gol di Oliveira. A propiziare il fallo valso poi l’assegnazione del penalty è stato Renato Sanches, con un’ingenuità che poteva costare molto più caro, in seguito ai tentativi di contrasto a ridosso e all’interno dell’area di rigore con Kvaratskhelia.
Se in un primo momento, il direttore di gara Sozza aveva lasciato correre, è stato l’intervento del VAR a far cambiare idea all’arbitro, che ha alla fine assegnato il calcio di rigore. La ricostruzione dell’evento è stata ben descritta a Open Var, con l’audio di campo che permette di capire come Sozza abbia cambiato un’idea che aveva in un primo momento espresso con grande chiarezza ai giocatori.
Come si può sentire nell’audio messo in onda da Dazn, Sozza, dopo il contrasto Renato Sanches-Kvaratskhelia, lascia correre, esortando veementemente in campo: “Niente, niente, è palla. No, no, ma cos’è? Si tratta di un intreccio di gambe. Sta già cadendo“