Titolo non assegnato: la decisione è UFFICIALE e adesso si attende solamente il provvedimento del giudice sportivo. Una serata di festa macchiata per sempre
Una serata di festa, per celebrare la vittoria del campionato, chiusa in anticipo per un gesto folle che ha costretto l’arbitro a chiudere in anticipo il tutto. Incredibile quello che è successo in Lombardia, in provincia di Mantova, dove si stava giocando la Supercoppa di Terza Categoria.
Come sappiamo, nei campionati minori, alla fine di ogni stagione, le squadre vincenti dei vari gironi si affrontano per aggiudicarsi la Supercoppa, vale a dire per mettere nero su bianco, per quello che vale, qual è la migliore formazione dell’anno. E così stava succedendo tra Piccola Atene, Segnate e Sermide. Solamente che le cose si sono chiuse con un’aggressione all’arbitro.
Aggressione all’arbitro e Supercoppa sospesa
Sì, anche in partite che non contano nulla, visto che è solamente un triangolare così, c’è stata un’aggressione al direttore di gara. I fatti – riportati da tuttocampo.net – dicono che durante la seconda partita, quella tra Segnate e Sermide, il direttore di gara ha espulso due giocatori, uno per parte, Sisawo e Kamal, ma quest’ultimo, una volta visto il cartellino rosso si scaglia contro l’arbitro colpendolo con un pugno.
L’arbitro, scosso da tutto quello che è successo, e soprattutto da quello che ha subito, ha deciso di sospendere immediatamente l’incontro mettendo in questo modo anche la parola fine alla manifestazione. Il terzo match in programma quindi non si è disputato e la Supercoppa è stata annullata. Nessuno quest’anno, insomma, sarà il vincitore, nessuno alzerà il trofeo che la delegazione distrettuale aveva messo in palio. Un trofeo che non aveva nessun valore, ovviamente, visto che tutto era già stato deciso durante la stagione. Ma questo non ha fermato l’aggressione. E adesso anche il giudice sportivo si dovrà esprimere su quello che è successo. La mano sarà sicuramente pesante.